I dazi fanno impazzire le borse, sale Wall Street

I dazi di Donald Trump hanno determinato la crisi del capitalismo

Le classi politiche che governano oggi il mondo non sembrano all’altezza. Può anche darsi che questa crisi rientrerà, con un sconfitta di Trump. Ma il sistema capitalistico ha mostrato a tutti il suo fianco debole.

Editoriali - di Piero Sansonetti

10 Aprile 2025 alle 13:30

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Pool via AP – Associated Press / LaPresse
Pool via AP – Associated Press / LaPresse

Non è stata la caduta del saggio del profitto, come immaginava Marx, a determinare la crisi del capitalismo. Neppure una rivoluzione armata, come immaginava Lenin. È stato un granello di sabbia che ha fermato alcuni ingranaggi fondamentali della macchina che unisce capitalismo e democrazia.

Il granello ha un colore e un nome. Il colore è il giallino dei capelli del presidente degli Stati Uniti, il nome è Donald Trump. Con la sua decisione improvvisa di mettere fine alla globalizzazione e di chiudere in un fortino l’economia degli Stati Uniti ha provocato un terremoto che ha sbalzato di sella il liberismo. Ha negato la teoria del libero mercato, ha sfidato Europa e Cina, ha negato i principi della storia del capitalismo liberale americano, ha cancellato Adam Smith. Ieri l’Europa e la Cina hanno deciso di accettare la sfida e di mettere i controdazi. Creando così nell’economia mondiale una vera e propria paralisi che, se non si sbloccherà, cambierà tutti gli schemi degli scambi internazionali ma non potrà non avere conseguenze politiche nelle alleanze tra paesi e continenti.

Ognuno adesso ragiona su come limitare i danni, per sé. Il vino, il formaggio, i chip, la siderurgia. Nessuno sembra in grado di ragionare in termini di sistema. Le classi politiche che governano oggi il mondo non sembrano all’altezza. Può anche darsi che questa crisi rientrerà, con un sconfitta di Trump. Ma il sistema capitalistico ha mostrato a tutti il suo fianco debole. La frattura tra mercati e democrazia, tra mercati e potere. Lo spirito anarchico che non è la mano invisibile del mercato ma è l’invisibile guerra per il predominio assoluto. E questo spirito anarchico e suprematista ha innescato una crisi che potrebbe anche sfuggire di mano a tutti e diventare ingovernabile. Le classi sociali più potenti cercheranno di scaricare tutto il peso sulle spalle dei più poveri. Ma questo aprirà nuovi conflitti e oggi è difficile prevederne l’esito.

10 Aprile 2025

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