Il Piano per l'Ucraina
Riarmo: è l’unica idea dell’Europa di von der Leyen, ma l’asse Francia-Inghilterra già scricchiola
Downing street smentisce Macron sulla tregua di un mese in Ucraina: non c’è nessun accordo. La presidente della commissione Ue annuncia una lettera agli stati membri sul “Rearm Europe”. Proteste negli Usa per la linea pro-Mosca
Esteri - di Umberto De Giovannangeli

Non passano neanche ventiquattr’ore dal summit di Londra, ed ecco tornare sul piatto la “maionese impazzita” d’ Europa. Fatta di smentite, stizzite, puntualizzazioni nervose, di smarcamenti maldestri, di equilibrismi malriusciti. Di duopoli che non durano una giornata. «Nessun accordo» tra Parigi e Londra sulla proposta di tregua di un mese in Ucraina. Lo afferma un ministro britannico smentendo le affermazioni del presidente francese a Le Figaro, secondo il quale Francia e Gran Bretagna sono a favore di una tregua di un mese in Ucraina «nell’aria, nei mari e nelle infrastrutture energetiche».
Downing Street ha rivelato alla Bbc che è in corso un “intenso lavoro” per raggiungere un accordo di pace in Ucraina. “Vogliamo vedere progressi il più rapidamente possibile”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce ufficiale del premier Keir Starmer (per inciso, leader di un Paese che non è membro dell’UE). A proposito del piano annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron per una tregua parziale di un mese in Ucraina, il portavoce ha risposto che si tratta di una delle “varie opzioni sul tavolo”, ribadendo che qualsiasi accordo “deve essere duraturo, deve essere sostenibile e deve garantire che l’Ucraina abbia capacità difensive significative”. Il Segretario alla Difesa John Healey si recherà a Washington in settimana per discutere i dettagli di un accordo di pace con il suo omologo statunitense Pete Hegseth.
«La tregua è un prerequisito, consentirà di attestare la buona fede di Vladimir Putin», spiega il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, intervistato da France Inter. Per il titolare del Quai d’Orsay la tregua di un mese proposta dal presidente francese, Emmanuel Macron, permetterebbe, in particolare, di «verificare se la Russia ha davvero la volontà di porre fine a questa guerra». Macron ha proposto di aumentare gradualmente le spese europee per la difesa fino al 3-3,5% del PIL, mentre il Regno Unito ha annunciato un prestito da 2,7 miliardi di euro per armi a Kiev, il riutilizzo di un fondo pubblico da 30 miliardi e ulteriori 2 miliardi per rafforzare la difesa aerea ucraina. Resta da vedere se Trump accetterà di collaborare, nonostante le pressioni affinché Zelensky consideri negoziati aperti anche alla Russia.
Nel frattempo, si fa viva la presidente della Commissione europea: «Sto preparando intensamente il Consiglio europeo insieme al presidente Costa. Domani informerò gli Stati membri tramite una lettera, sul piano “Rearm Europe. Abbiamo bisogno di un massiccio aumento della difesa senza alcun dubbio. Vogliamo una pace duratura. Ma una pace duratura può essere costruita solo sulla forza. E la forza inizia con il rafforzamento di noi stessi. E questo è lo scopo del piano che presenterò agli stati membri domani (oggi per chi legge, ndr): “Rearm Europe”», riarmare l’Europa, dice alla stampa Ursula von der Leyen. In attesa del salvifico piano di riarmo, a tenere banco è ancora il dopo-rissa alla Casa Bianca tra il duo Trump-Vance e il malcapitato Zelensky. «Zelensky avrebbe potuto andarsene con una garanzia economica che avrebbe portato benefici all’Ucraina e, penso, al mondo, per una generazione. È davvero incomprensibile il motivo per cui abbiamo ricevuto una tale ostilità». Così sentenzia il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense Mike Waltz a proposito della mancata firma dell’accordo sui minerali dopo lo scontro tra il presidente ucraino e Donald Trump nello Studio Ovale.
Intanto, il segretario alla Difesa americano, Pete Hegseth, ha ordinato al Cyber Command degli Stati Uniti di interrompere le operazioni offensive contro la Russia. Lo scrive il New York Times citando un funzionario attuale e due ex funzionari informati sulle istruzioni segrete. La mossa, secondo il Nyt, è apparentemente parte di uno sforzo più ampio per coinvolgere Putin nei colloqui sull’Ucraina e su una nuova relazione con gli Stati Uniti. Le istruzioni sono state date prima dello scontro dello Studio Ovale con il presidente ucraino venerdì scorso. Quanto allo zar del Cremlino, con una “mano” tratta (o finge di farlo) e con l’altra continua a bombardare. La Russia «continua il dialogo con Washington per normalizzare le nostre relazioni bilaterali» ma continua l’invasione dell’Ucraina «per raggiungere tutti gli obiettivi fissati fin dall’inizio»: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. Quanto è accaduto nello Studio Ovale la settimana scorsa durante l’incontro tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il presidente Usa Donald Trump e il suo vice JD Vance, «è senza precedenti», ha aggiunto. Zelensky «ha dimostrato una totale mancanza di capacità diplomatiche. Per usare un eufemismo». Al centro di tutto, comunque la si veda, c’è il tycoon.
Dopo le manifestazioni di protesta in tutti gli Stati Uniti contro la linea pro Mosca della Casa Bianca, Trump ha invitato a non pensare alla Russia. «Dovremmo spendere meno tempo a preoccuparci di (Vladimir, ndr) Putin – ha scritto su Truth – e più a preoccuparci di bande di immigrati stupratori, signori della droga, assassini e persone con problemi mentali che entrano nel nostro Paese. Così non finiremo come l’Europa». Ma poi non ha resistito e ha detto che non “tollererà ancora a lungo” la posizione di Zelensky sul cessate il fuoco. “Questa è la peggiore affermazione che avrebbe potuto fare Zelensky e l’America non lo tollererà ancora a lungo”, ha attaccato il presidente americano commentando le dichiarazione del leader ucraino al vertice di Londra. Altra mazzata all’Europa. Altra mazzata a Zelensky. Lo sport preferito di The Donald.