Io sono ancora qua

Orsolini: semirovesciata da impazzire, Bologna in paradiso e Inter all’inferno, la magia che fa sognare Napoli

All'ultimo minuto, in casa contro la capolista, una prodezza balistica per far esplodere uno stadio e innamorare un'altra tifoseria. Orsonaldo è uno dei protagonisti della Serie A

News - di Antonio Lamorte

22 Aprile 2025 alle 17:25

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Bologna’s Riccardo Orsolini celebrates after scoring the goal 1-0 at 94’ during the Italian Enilive Serie A soccer match between Bologna F..C and F.C. Internazionale Milano at Renato Dall’Ara Stadium, Bologna, northern Italy, Sunday, April 20, 2025 – Sport – Soccer – (Photo Michele Nucci – LaPresse)
Bologna’s Riccardo Orsolini celebrates after scoring the goal 1-0 at 94’ during the Italian Enilive Serie A soccer match between Bologna F..C and F.C. Internazionale Milano at Renato Dall’Ara Stadium, Bologna, northern Italy, Sunday, April 20, 2025 – Sport – Soccer – (Photo Michele Nucci – LaPresse)

Per quanto si possa darli per spacciati, li trovi sempre lì, lì nel mezzo, o sulla fascia, o insomma da quelle parti. Passano gli anni e le stagioni, le sessioni di calciomercato o le aste del Fantacalcio, ma niente: non se ne vanno, in qualche modo resistono. Li chiameremmo i “resilienti” se la definizione non fosse stata così abusata in questi anni, arrivando a comparire persino nel piano che dovrebbe salvare l’economia dell’Europa. Ma alla fine quello sono. Calciatori, allenatori, altri attori del mondo del pallone messi in discussione una volta sì e un’altra pure, a volte gratuitamente, a volte a ragione, che però non mollano. E li trovi sempre lì, a dirlo con i piedi e con il fiato: eh già, io sono ancora qua, come canta Vasco Rossi. Questa rubrica è dedicata e ispirata a loro.

Difficile immaginare una notte più gloriosa. All’ultimo minuto, contro la prima in classifica anche tra le quattro semifinaliste in Champions League, pallone alto forte in mezzo direttamente da fallo laterale, pallone spizzato che vaga lento in area di rigore. E il difensore in ritardo, un altro difensore che non può leggerne in tempo la traiettoria. E l’attaccante appostato: pulsa il suo cuore allo stesso battito del Dall’Ara, scruta acquattato il pallone che potrà far esplodere uno Stadio e una tifoseria che non è quella del Bologna.

Alla Juventus dall’Ascoli Piceno: maglia sempre bianconera ma nemmeno una presenza. Ancora un passaggio all’Atalanta prima di arrivare al Bologna, ormai otto anni fa. E non era il Bologna di Sinisa Mihajlovic, non era quello di Zirkzee e di Thiago Motta, quello in Champions League. Lo sarebbe diventato, ci sarebbero voluti degli anni e più di una sessantina di gol di Riccardo Orsolini. “In questa città, che è ormai la mia seconda casa, ho avuto la possibilità di crescere e di sbagliare”, ha raccontato.

A Bergamo, una settimana prima, Orsolini era stato sostituito a fine primo tempo. Era già successo con il Parma, con la Roma, con la Lazio. Ed era subentrato per sei volte, per altre tre gare di Campionato non era proprio entrato in campo. Succede. Anche se a Venezia la settimana prima ancora con una volé di sinistro aveva dato altri tre punti al Bologna che alla Champions League continua a crederci, e giustamente. Succede anche che la maglietta azzurra della Nazionale la si veda da dieci mesi soltanto per televisione.

Gol clamoroso, possibile turning point della stagione per il titolo oltre che pesantissima rete per la corsa rossoblù, semirovesciata da impazzire che ha fatto esplodere il Dall’Ara. Innamorati anche i tifosi del Napoli, da questo fine-settimana, a cinque gare dalla fine, a pari punti con l’Inter. 12 gol in questa serie A, a uno dai 13 di Alberto Gilardino nella stagione 2012/2013, l’ultimo record di un italiano in maglia rossoblù. Altri due gol in Coppa Italia, quattro gli assist. È da tre anni in doppia cifra in Serie A. Quarto italiano per gol in carriera tra quelli in attività. “Sono commosso, sono fiero”, ha detto Orsolini ormai protagonista assoluto della Serie A.

La classifica dopo la 33esima giornata di Campionato

A pari punti al vertice: 71 punti l’Inter, 71 punti il Napoli che ha vinto a stento in casa del Monza. Si gioca tutto nelle ultime gare. Segue l’Atalanta, che vince in casa del Milan. Altra vittoria della Roma contro il Verona, 3 a 0 del Como al Lecce. Pareggio, 2 a 2, tra Empoli e Venezia. Quattro le partite rimandate a domani, mercoledì 23 aprile, dopo la notizia della morte di Papa Francesco. C’è ancora molto da giocarsi: tra Europa e salvezza, è un campionato che così aperti non se ne vedevano da tempo.

22 Aprile 2025

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