Io sono ancora qua
Marusic: un soldato sempre pronto alla battaglia per la Lazio, gol e solidità per la Champions
Gol contro il Monza, con un colpo di testa ha sbloccato il risultato, goleada: 5 a 1. Eguagliato il record di reti nella sua prima stagione in Italia. Soltanto la ciliegina sulla torta di una grande prestazione
News - di Antonio Lamorte

Per quanto si possa darli per spacciati, li trovi sempre lì, lì nel mezzo, o sulla fascia, o insomma da quelle parti. Passano gli anni e le stagioni, le sessioni di calciomercato o le aste del Fantacalcio, ma niente: non se ne vanno, in qualche modo resistono. Li chiameremmo i “resilienti” se la definizione non fosse stata così abusata in questi anni, arrivando a comparire persino nel piano che dovrebbe salvare l’economia dell’Europa. Ma alla fine quello sono. Calciatori, allenatori, altri attori del mondo del pallone messi in discussione una volta sì e un’altra pure, a volte gratuitamente, a volte a ragione, che però non mollano. E li trovi sempre lì, a dirlo con i piedi e con il fiato: eh già, io sono ancora qua, come canta Vasco Rossi. Questa rubrica è dedicata e ispirata a loro.
Quando il gol è soltanto un sigillo su tutto il pacchetto, il quadro completo che offre e garantisce costanza, sostanza, coerenza. Adam Marusic ha collezionato abbondanti sufficienze per la sua prova di domenica. 5 a 1 della Lazio contro il Monza. Con il merito, da parte sua, di aver sbloccato la partita in un primo tempo durante il quale i biancocelesti avevano condotto un assalto di 16 conclusioni verso la porta avversaria. Al 31esimo, su assist di testa di Castellanos, il colpo di testa di Marusic. 1 a 0.
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La Lazio non vinceva in casa, allo Stadio Olimpico, da due mesi e mezzo. 3 punti e quarto posto, di nuovo davanti alla Juventus. Biancocelesti spietati, compatti, veloci sia sulle fasce che per vie centrali. Goleada contro un Monza stremato che però porta entusiasmo a tutto l’ambiente. La Lazio presidia una posizione che sarebbe valevole per la qualificazione in Champions League al momento, anche se la stagione è ancora lunga e c’è tanto traffico, molta concorrenza da quelle parti della classifica.
Sui giornali Marusic ha collezionato elogi per la costanza delle prestazioni, la generosità nell’attaccare dalla fascia, la solidità nella fase difensiva. E per il gol, ovviamente: il terzo in stagione che lo ha portato già a eguagliare il suo record stagionale, quello della stagione 2017/2018, suo primo anno in Serie A. Da allora sono stati anni di grande utilità e duttilità: applicato in tutte le posizioni della difesa, è partito spesso partito sfavorito nelle gerarchie degli allenatori, gli stessi che poi lo hanno sempre chiamato chi più chi meno in causa.
Classe 1992, nato a Belgrado, punto fermo della nazionale del Montenegro, è cresciuto calcisticamente nel Voždovac prima di passare ai belgi del Kortrijk e dell’Ostenda. A Roma ha vinto una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane. Marco Baroni – come prima di lui Simone Inzaghi e Maurizio Sarri – sa di avere a disposizione un uomo pronto sempre alla battaglia per la Lazio, che anno dopo anno sta diventando un senatore di questa squadra nonostante campagne acquisti e ballottaggi che l’hanno spesso messo in discussione. Sabato arriva all’Olimpico il Napoli, capolista.
La classifica di Serie A alla 24esima giornata di campionato
Accorcia sul Napoli, l’Inter, con il 2 a 1 in casa contro la Fiorentina, dopo il pareggio 1 a 1 in casa degli Azzurri contro l’Udinese. Vincono sia il Milan, 2 a 0 a Empoli, che la Juventus, 2 a 1 a Como, che la Roma, 1 a 0 al Venezia. Goleada dell’Atalanta a Verona, 5 a 0. Pareggio del Lecce con il Bologna e del Torino con il Genoa. Parma sempre più a rischio dopo il 2 a 1 a Cagliari.