La manifestazione a Roma

Pace e disarmo: la piazza grida le parole di Papa Francesco

Sarà una manifestazione antisemita? No, sarà a fianco del popolo della Palestina e del popolo degli ebrei condannato all’isolamento da un governo che non è sionista: è reazionario e forse anche fascista.

Politica - di Piero Sansonetti

21 Giugno 2025 alle 07:00

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Foto Claudio Furlan/Lapresse
Foto Claudio Furlan/Lapresse

Oggi scendono in piazza quasi 500 organizzazioni pacifiche e pacifiste. Non sono antisemite e non sono estremiste. Chiedono esattamente quello che tante volte ha chiesto Bergoglio e che ha chiesto di nuovo, appena insediato, Leone XIV: pace e disarmo. Non è una petizione utopistica, non è un lavacro di coscienze. È solo e puro realismo politico. Quello che in passato è stato di Berlinguer e di La Pira. Quello che rappresenta il nerbo della dottrina cristiana.

L’unica via percorribile per evitare che la grandiosa civiltà europea sia travolta dalla crisi del capitalismo e si estingua nella barbarie militarista. Pace e fine dell’aggressione a Gaza da parte dell’esercito israeliano. Fine dell’attacco al Libano. Fine dei bombardamenti in Iran. Fine della politica di riarmo dell’Ucraina. Fine dell’aggressione di Putin a un paese sovrano. Fine anche del programma di triplicare gli armamenti dell’Europa con una spesa astronomica di quasi 1000 miliardi che annienterebbe la politica del welfare che da 70 anni governa questo continente.

Sarà una manifestazione antisemita? No, sarà a fianco del popolo della Palestina e del popolo degli ebrei condannato all’isolamento da un governo che non è sionista: è reazionario e forse anche fascista. E viola ogni legge internazionale e ogni barlume di civiltà e di rispetto per l’umanità.

21 Giugno 2025

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