Il vertice per l'Ucraina
L’Europa dei ‘Volenterosi’ e la pace, Macron: “Con la Gran Bretagna pronti a una missione di peacekeeping. Mosca vuole la guerra, le sanzioni restano”
Terminato il summit svoltosi a Parigi, all'Eliseo: le dichiarazioni del presidente francese. L'incontro ha fatto emergere ancora una volta la guida anglo-francese: "Non c'è unanimità sull'invio di soldati, resteremo al fianco di Kiev perché la Russia non vuole mettere fine al conflitto"
Esteri - di Redazione Web

“Il nostro obiettivo è chiaro. È di vincere la pace“: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando al termine del vertice di oggi all’Eliseo. “Gli europei – ha detto Macron – hanno espresso la volontà di restare uniti per costruire questa pace con la forza“. Il leader da Parigi ha annunciato l’invio di “un’equipe franco-britannica” per “preparare quello che sarà l’esercito ucraino di domani“. Inoltre, ha affermato Macron, “abbiamo deciso all’unanimità che non è il momento di revocare le sanzioni, quali che siano. Perché non ha senso una politica di revoca delle sanzioni prima che la pace non sia chiaramente raggiunta“. Il Presidente francese ha poi lamentato il fatto che non ci sia “alcuna risposta russa” alle proposte di pace.
Terminato a Parigi il vertice dei paesi ‘Volenterosi’ alleati dell’Ucraina
In più, Macron “auspica” un sostegno americano al dispiegamento europeo in Ucraina ma aggiunge di voler anche preparare uno scenario senza gli Stati Uniti. In merito il leader dell’Eliseo ha confermato di aver parlato con il presidente Donald Trump prima del vertice e di volergli telefonare nuovamente fra qualche ora. Macron ha aggiunto che “gli Stati Uniti sono degli alleati affidabili“. Poi l’affondo contro il Cremlino: “Noi non consentiremo che passi alcuna delle ricostruzioni o delle contro-verità spinte dalla Russia, come si è visto in questi ultimi giorni durante le discussioni di Riad sul Mar Nero dove Mosca con discorsi o comunicati ha completamente reinventato quanto successo negli ultimi tre anni“.
- Cos’è il ‘Long Neptune’, il super missile usato da Kiev per colpire una base militare russa in Crimea
- Giornalista uccisa da una mina in Russia: la reporter Anna Prokofieva morta al confine con l’Ucraina
- Medicine, scorte di cibo e acqua per 72 ore: il progetto europeo per preparare i cittadini alla guerra
- Guerra nel Mar Nero, gli Stati Uniti annunciano accordi sulla navigazione sicura con Ucraina e Russia
Le dichiarazioni del Presidente Macron
E proprio rispetto agli incontri che ci sono stati nelle ultime settimane in Arabia Saudita, Macron ha dichiarato: “Ci sono negoziati di pace? È difficile concludere che ce ne sono quando queste discussioni hanno portato a 3 comunicati in cui si dicono 3 cose diverse: un comunicato americano-ucraino, uno americano-russo e uno russo diverso dal precedente. Noi vogliamo avere un messaggio chiaro: continueremo a sostenere a breve termine il popolo e l’esercito ucraino. È una necessità, per evitare il progetto della Russia: fingere di aprire dei negoziati per scoraggiare l’avversario e intensificare gli attacchi“. Ufficiale il rafforzamento dell’asse anglo-francese: Macron e Keir Starmer “piloteranno insieme” gli sforzi della coalizione degli alleati dell’Ucraina.
La guida anglo-francese
Rispetto alla forza europea di peacekeeping, Macron ha spiegato che l’eventuale contingente militare sarà composto da “diversi Paesi europei“, nel caso di raggiungimento della pace in Ucraina. Questa avrà base “in alcuni luoghi strategici” dell’Ucraina. Tali forze “avranno un carattere di dissuasione nei confronti di una potenziale aggressione russa“, ha aggiunto. Tuttavia “non saranno destinate ad essere forze di mantenimento della pace, non saranno forze presenti sulla linea di contatto né destinate a sostituirsi all’esercito ucraino“. Macron ha anche spiegato che al momento non c’è unanimità sull’invio di una forza di rassicurazione guidata dall’Europa.
Le sanzioni e la forza di peacekeeping
Ma sostiene, riporta il Guardian, che esiste un accordo più ampio sul fatto che qualsiasi garanzia di sicurezza futura debba basarsi su tre pilastri: – un forte esercito ucraino, con una missione congiunta franco-britannica pronta a recarsi a Kiev per valutare le esigenze e cosa si può fare per sostenere il suo futuro esercito; – una forza di rassicurazione, che non sarebbe dislocata sulla linea del conflitto, ma offrirebbe supporto in aree “strategiche”; – una spinta più ampia per riarmare l’Europa e rappresentare la visione europea, comprese le sue richieste in eventuali colloqui di pace.