L'incontro in Turchia

Trump riabbraccia Putin: “L’Ucraina deve piegarsi”

“Lo zar non vuole la tregua, ma vuole fermare il bagno di sangue”, scrive il tycoon. Zelensky lo asseconda: “Aspetto Vladimir in Turchia”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

13 Maggio 2025 alle 14:00

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AP Photo/Aurelien Morissard, left and center, Pavel Bednyakov, right, File
AP Photo/Aurelien Morissard, left and center, Pavel Bednyakov, right, File

Gli inviti sono partiti. Il rifiuto non è contemplato. «Il Presidente russo Putin non vuole un accordo di cessate il fuoco con l’Ucraina, ma piuttosto vuole incontrarsi giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine al BAGNO DI SANGUE. L’Ucraina dovrebbe accettare IMMEDIATAMENTE». Lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump in un messaggio su Truth.

La risposta arriva anch’essa sui social. Zelensky ha annunciato che incontrerà Putin in Turchia giovedì. «Lo aspetto in Turchia», ha scritto su X, e mi auguro un cessate il fuoco già da domani. Il messaggio sembra quasi una risposta all’invito di Trump del pomeriggio che, sempre sui social, consigliava a Kiev di «accettare immediatamente» la proposta di incontro a Istanbul con la Russia. «Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da domani, per fornire le basi necessarie alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse», ha scritto. È l’epilogo di una giornata che può cambiare la storia. «Chi vuole la pace, non può rifiutare la nostra offerta», aveva detto in nottata il presidente russo, raccogliendo subito la disponibilità di Erdogan ad ospitare i colloqui. «Pronto a negoziati diretti, ma prima Mosca si impegni su una tregua immediata», la prima risposta di Zelensky.

Ma esserci sul Bosforo non significa che saranno tutte rose e fiori. “Il linguaggio degli ultimatum non è accettabile per la Russia, non è appropriato, non si può parlare alla Russia in questo modo”, ha affermato il portavoce del Cremlino Peskov, riferendosi alle dichiarazioni dei leader dei Paesi Volenterosi che sabato da Kiev hanno minacciato nuove pesanti sanzioni contro Mosca se non accetterà un cessate il fuoco di 30 giorni. Al tempo stesso, il portavoce del Cremlino rimarca che la proposta di Putin per negoziati diretti russo-ucraini, oltre a coincidere con quanto indicato da Trump, ha “il sostegno dei leader di molti Paesi” compresi quelli del Brics, di cui fa parte la Cina. Kiev denuncia che la Russia “sta completamente ignorando l’offerta per una tregua completa e duratura di 30 giorni a partire da oggi (ieri,ndr)” avanzata dall’Ucraina e dai Paesi che le sono alleati e “continua ad attaccare postazioni ucraine lungo tutta la linea del fronte”, ha scritto il ministro degli Esteri ucraino dopo una riunione online con le sue controparti alleati.

Intanto, il presidente ucraino afferma su Telegram di aver invitato il Papa in Ucraina durante la loro prima telefonata. “Ho parlato con Papa Leone XIV. Questa è stata la nostra prima conversazione, ma è stata già molto calorosa e davvero significativa”, ha detto il leader ucraino spiegando di aver invitato “Sua Santità a compiere una visita apostolica in Ucraina, una visita del genere porterebbe vera speranza a tutti i credenti, a tutto il nostro popolo”. “Grazie per il vostro sostegno all’Ucraina e a tutto il nostro popolo. Abbiamo apprezzato molto le parole di Sua Santità sulla necessità – dice Zelensky – di raggiungere una pace giusta e duratura per il nostro Paese e di liberare i prigionieri. Abbiamo parlato di migliaia di bambini ucraini deportati dalla Russia. L’Ucraina conta sull’aiuto del Vaticano per farli tornare a casa dalle loro famiglie”.

Zelensky ha informato “dell’accordo tra l’Ucraina e i nostri partner, secondo cui oggi dovrebbe iniziare un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni” e ha anche confermato “la nostra disponibilità a ulteriori negoziati in qualsiasi formato, compresi i negoziati diretti, come abbiamo ripetutamente sottolineato”. “L’Ucraina – afferma Zelensky – vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile per questo. Aspettiamo che la Russia adotti misure adeguate”. “Abbiamo concordato di rimanere in contatto e di organizzare un incontro personale nel prossimo futuro”, conclude il presidente ucraino. La Santa Sede ha confermato la telefonata intercorsa tra Papa Leone XIV e il presidente ucraino. Ma al tempo stesso non ha aggiunto particolari del colloquio, né ha specificato se la chiamata sia partita dal Vaticano o da Zelensky

13 Maggio 2025

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