Il colloquio telefonico Washington-Mosca
Cosa si sono detti Trump e Putin: il piano per ottenere in Ucraina una tregua di 30 giorni
“Il colloquio è andato molto bene”, confermano i due leader. L’intesa prevede lo stop ai raid contro le infrastrutture, come primo step verso il cessate il fuoco
Esteri - di Umberto De Giovannangeli

Un colloquio “chilometrico”. Quasi due ore. Tanto è durata la telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump. La Casa Bianca conferma e rimarca che «il colloquio è andato molto bene». Soddisfazione anche dal Cremlino: «Con loro il mondo è più sicuro» sottolinea Kirill Dmitriev, inviato speciale di Vladimir Putin per la cooperazione economica e di investimento internazionale.
«Oggi – recita il comunicato della Casa Bianca – il Presidente Trump e il Presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Entrambi i leader hanno concordato sul fatto che questo conflitto deve terminare con una pace duratura. Hanno inoltre sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra gli Stati Uniti e la Russia. Il sangue e le risorse che sia l’Ucraina sia la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero meglio impiegati per soddisfare le esigenze dei loro cittadini. Questo conflitto non sarebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con sinceri e genuini sforzi di pace. I leader hanno concordato che il percorso verso la pace inizierà con un cessate il fuoco riguardante l’energia e le infrastrutture, nonché con negoziati tecnici per l’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, fino a un cessate il fuoco completo e una pace permanente. Questi negoziati inizieranno immediatamente in Medio Oriente. I leader hanno parlato in termini più ampi del Medio Oriente come una regione con potenziale di cooperazione per prevenire futuri conflitti. Hanno inoltre discusso della necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche e si impegneranno con altri attori per garantirne la più ampia limitazione possibile. I due leader hanno condiviso l’opinione che l’Iran non dovrebbe mai trovarsi nella posizione di poter distruggere Israele. I due leader hanno concordato che un futuro con relazioni bilaterali migliorate tra gli Stati Uniti e la Russia offre enormi opportunità. Ciò include importanti accordi economici e una maggiore stabilità geopolitica una volta raggiunta la pace».
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Da Washington a Mosca
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha “sostenuto” l’idea dell’omologo Usa, Donald Trump, di una sospensione di 30 giorni degli attacchi alle infrastrutture energetiche da parte di Russia e Ucraina e “ha dato tale ordine ai militari”. Lo riferisce il Cremlino, riporta l’agenzia Tass, a proposito della telefonata tra i due leader. Putin ha posto delle condizioni per un cessate il fuoco in Ucraina, tra cui la fine del “riarmo” del Paese. «La parte russa ha sottolineato una serie di punti essenziali riguardanti il monitoraggio efficace di un eventuale cessate il fuoco lungo l’intera linea di contatto, la necessità di porre fine alla mobilitazione forzata in Ucraina e il riarmo delle forze armate ucraine», ha dichiarato il Cremlino in un comunicato. Putin ha fatto notare che Mosca ha rilevato «gravi rischi legati all’incapacità di negoziare del regime di Kiev, che ha ripetutamente sabotato e violato gli accordi raggiunti». È quanto si legge in una nota del Cremlino. “Vladimir Putin ha espresso gratitudine a Donald Trump per il suo desiderio di contribuire a raggiungere il nobile obiettivo di porre fine alle ostilità e alle perdite umane”: lo afferma il Cremlino, ripreso dalla Tass.
I due presidenti «hanno parlato di Ucraina», ma anche «della situazione in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso» nel colloquio telefonico avuto ieri. Lo ha reso noto il Cremlino spiegando che i due leader «hanno affrontato una serie di questioni internazionali» nel loro colloquio. Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente Usa, Donald Trump si sono espressi a favore della normalizzazione delle relazioni bilaterali tra Russia e Usa «alla luce della loro responsabilità condivisa per la stabilità nel mondo». Lo dice il Cremlino dopo il colloquio tra i due leader, secondo quanto riporta la Tass. Subito dopo la fine della telefonata con Trump, Putin ha ordinato all’esercito di sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine, dopo aver concordato con il presidente Usa lo stop per 30 giorni ai raid su centrali e infrastrutture energetiche. Nel corso della loro telefonata il presidente russo ha informato quello americano che oggi, 19 marzo, «avrà luogo uno scambio di prigionieri 175 contro 175 tra la parte russa e quella ucraina». Lo rende noto il Cremlino citato dalla Tass.
Le Nazioni Unite hanno definito «importante» il colloquio telefonico avvenuto ieri tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump esprimendo «apprezzamento». «Penso che il punto importante della telefonata» tra Putin e Trump «sia che ha avuto luogo. È importante che le leadership negli Stati Uniti e nella Federazione Russa siano in contatto tra loro, e lo apprezziamo in tal senso», ha detto il portavoce del Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, Farhan Haq, in un briefing. A parlare è anche la presidente della Commissione Europea: ““Questa storica Accademia è uno dei motivi per cui ho scelto la Danimarca per parlare di sicurezza. E per sostenere che se l’Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra”, ha affermato Ursula von der Leyen nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy.
«Il Consiglio europeo riafferma il suo continuo e incrollabile sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. L’Ue mantiene il suo approccio di pace attraverso la forza», che richiede che l’Ucraina sia nella posizione più forte possibile. “In linea con questo approccio, l’Ue rimane impegnata, in coordinamento con gli alleati che condividono lo stesso approccio, a fornire un ulteriore sostegno globale all’Ucraina e al suo popolo, nell’esercizio del suo diritto intrinseco all’autodifesa contro la guerra di aggressione russa”. È quanto si legge nella bozza delle conclusioni del summit Ue, visionata dall’Ansa. L’Europa alza la voce. Dice che la pace si conquista con la guerra. Ma politicamente continua a non contare nulla. Trump e Putin la ignorano. Triste ma vero.