Se anche in Germania salta il tabù del fascismo...
Tra saluti romani e Afd torna il pericolo nero: reggeranno le democrazie?
Non c’è molto da scherzare. Perché davvero se anche in Germania salta il tabù del fascismo c’è da temere per la democrazia.
Editoriali - di Piero Sansonetti

Ormai alla corte di Trump ci si saluta abitualmente col braccio teso. Come facevano Farinacci e Ciano. Fa chic. Se pensate che il partito repubblicano, nel dopoguerra, è stato guidato da personaggi mitici, come Ike Eisenhower, vengono i brividi. Finché a fare il mussoliniano era un personaggio un po’ folkloristico come Musk, uno poteva fare finta di non vedere. Ma ieri è stata la volta di Steve Bannon, spin doctor, origini bushiste, e ha fatto il saluto romano nel corso di un evento solenne come la convenzione di Washington, che radunava i conservatori di varie parti del mondo, e alla quale in un primo momento era previsto che andasse Giorgia Meloni, la quale poi si è limitata a mandare un video. Le polemiche magari non sono neppure tanto interessanti. La realtà però lo è. E la realtà è che ai vertici mondiali della destra l’idea di fare l’occhiolino al fascismo è diventata una idea forte. E che il vecchio conservatorismo repubblicano – liberista e liberale – è considerato ferrovecchio. Probabilmente i nuovi centurioni di Donald neanche sanno bene chi fosse Eisenhower.
Del resto Musk, che di Trump è amico intimo, qualche tempo fa offerto l’appoggio ufficiale all’Afd, cioè al partito dell’estrema destra tedesca considerato molto vicino alle idee naziste. E che sta raccogliendo carrettate di voti con una sola idea in testa: guerra agli immigrati. E la sta sviluppando così bene questa idea, che il futuro cancelliere Friedrich Merz, capo dei popolari, gli è andato appresso suscitando l’ira di Angela Merkel. In Germania si vota domani. E sarà un voto molto importante. Non tanto per stabilire chi sarà il cancelliere e chi governerà. È scontato che il cancelliere sarà Merz e che il governo si costruirà attorno alla Cdu.
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Il voto sarà fondamentale per misurare la forza dell’onda nera. Se l’Afd di Alice Weidel supererà la barriera del 20 per cento sarà bene iniziare a ragionare su cosa si può fare per arginare una vera e propria spinta fascista che dilaga in occidente. Anche perché se sfondano in Germania i fascisti condizionano le destra di tutt’Europa, in particolare la destra italiana e quella francese che sono ancora sospese tra ricerca di modernità e richiamo della foresta. Non c’è molto da scherzare. Perché davvero se anche in Germania salta il tabù del fascismo c’è da temere per la democrazia.