La conferenza di Monaco
Vance attacca l’Europa, l’affondo del vice di Trump: “Censura minaccia più grave di Putin, sì all’AfD in Germania”

Un attacco senza mezzi termini all’Europa, alla sua storia e alla sua identità. È quello scagliato intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco dal vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance. Discorso e tematiche non sorprendono, ma fa certamente impressione ascoltare le dichiarazioni del numero due della Casa Bianca che cita come minaccia più grave per l’Europa “non la Russia, non la Cina o un altro attore esterno”, bensì “l’allontanamento dell’Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America”.
Quali sarebbero questi valori? Guarda caso sono gli stessi alla base dell’acquisto da parte di Elon Musk, ormai vero “dominus” dell’amministrazione Trump a Washington, della piattaforma Twitter (ora X, ndr): la garanzia del “free speech”, la libertà di espressione che nell’accezione dell’estrema destra trumpiana e non solo è sinonimo di poter liberamente dire le peggiori nefandezze e falsità.
Per Vance infatti “in Gran Bretagna e in tutta Europa la libertà di parola è in ritirata”. Ma il vice di Trump si spinge anche oltre e dice da Berlino che “quando guardo l’Europa oggi, a volte non è così chiaro cosa sia successo ad alcuni dei vincitori della Guerra Fredda”.
Dal vicepresidente Usa arriva poi una clamorosa quanto lampante ingerenza pubblica negli affari politici altrui, in questo caso proprio nei confronti del padrone di casa tedesco. Seguendo le indicazioni di Elon Musk anche Vance ha chiesto ai politici tedeschi di “lavorare con tutti i partiti, incluso il partito di estrema destra e anti-immigrazione Alternative für Deutschland”, appello che per Vance va considerato esteso a tutte l’Europa che deve “abbracciare l’ascesa della politica anti-establishment, fermare l’immigrazione di massa e frenare le politiche progressiste”.
Un discorso in antitesi a quello del padrone di casa, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha aperto i lavori della Conferenza di Monaco. Pesantemente insultato da Musk nelle scorse settimane nell’ambito della campagna social promossa dall’imprenditore pro-AfD, Steinmeier ha attaccato il nuovo corso americano di Donald Trump. La sua amministrazione, ha spiegato il capo dello Stato tedesco, “non ha riguardo per le regole stabilite”. “La nuova amministrazione americana ha un diverso modo di vedere il mondo rispetto noi. Una che non ha riguardo per le regole stabilite, la partnership e la fiducia. Questo non possiamo cambiarlo”, ha affermato Steinmeier.