La premier in silenzio
Saluto fascista alla Cpac conservatrice di Washington, il lepenista Bardella annulla il suo discorso: “Meloni faccia lo stesso”

Una Cpac troppo a destra, anche per il Rassemblement National francese di Marine Le Pen e del suo “delfino” Jordan Bardella. Quest’ultimo, che nel pomeriggio di venerdì avrebbe dovuto tenere un discorso in presenza alla Conservative Political Action Conference di Washington, l’evento clou dei conservatori statunitensi ormai “cannibalizzato” dai trumpiani e dal movimento MAGA, ha infatti deciso di annullare il suo intervento.
La colpa è della bufera scatenata dall’intervento di ieri di Steve Bannon, giornalista e stratega della vittoria elettorale di Donald Trump nel 2015, considerato da molti il vero e proprio ideologo del movimento MAGA (Make America Great Again, ndr). Concludendo il suo intervento del palco di Washington, Bannon si era lasciato andare ad un “saluto romano”, un gesto di cui d’altra parte era già stato protagonista il nuovo presidente-ombra di Donald Trump, Elon Musk, durante gli eventi dell’Inauguration Day del 20 gennaio scorso.
- Dietrofront di Meloni su Kiev: ora Giorgia segue l’alleato Trump e torna amica di Putin
- Zelensky abbandonato dagli Usa, il pressing dei trumpiani per cambiare leader in Ucraina: “Vada in esilio a Parigi”
- Casa Bianca come il Cremlino, Trump schiera gli Usa con Putin: ‘no’ alla definizione di Russia “Paese aggressore”
Il video di Bannon, trasmesso in diretta da Fox News, era diventato immediatamente virale. Immagini evidentemente arrivata ai vertici del Rassemblement National che, con una nota ufficiale, ha comunicato la marcia indietro di Bardella. Il giovane eurodeputato, presidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa, ha scelto di cancellare il suo discorso dopo “che uno dei partecipanti ha fatto provocatoriamente un gesto che fa riferimento all’ideologia nazista”, senza fare espressamente il nome di Bannon, che d’altra parte era stato ospite dell’allora Front National in un convegno organizzato dal partito di Le Pen a Lille nel 2018.
It looks like Steve Bannon just did a Nazi salute at the end of his CPAC speech. pic.twitter.com/61DCWWmAC9
— Republicans against Trump (@RpsAgainstTrump) February 21, 2025
Non a caso Bannon ha accolto con rabbia la scelta dell’estrema destra francese di fare un passo indietro dopo il suo gesto del palco. “Non è un uomo, è un ragazzo, se ha annullato per quello che la stampa mainstream ha detto sul mio discorso, allora non è degno di guidare la Francia”, ha commentato Bannon ai microfoni di Le Point, ricordando poi di fatto lo stesso gesto “sette anni fa a un raduno del suo partito”.
Un caso sull’asse Parigi-Washington che in realtà apre a conseguenze anche a Roma. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa sabato pomeriggio ad un videocollegamento con la platea del Cpac: al momento da Palazzo Chigi e Fratelli d’Italia non sono arrivate notizie su un eventuale passo indietro della premier, sulla scia della decisione di Bardella e del Rassemblement National.
Il clima d’altra parte è a dir poco complicato per la premier, stretta “tra incudine e martello”: da una parte la volontà di mantenere un presunto rapporto privilegiato con Donald Trump, nonostante una linea sull’Ucraina che è schiacciata ormai sulle istanze del Cremlino e non su quelle dell’alleato a Kiev, dall’altra la necessità di non isolarsi in Europa, che proprio sulla questione ucraina deve cercare una propria linea di fronte al disimpegno americano.
Tema questo che finisce per essere fronte di violenti attacchi dalle opposizioni. La segretaria del Pd Elly Schlein ricorda alla premier che “da giorni non dice una parola sugli insulti e gli attacchi frontali di Trump all’Ucraina e all’Unione europea” e che “si sta dimostrando già una vassalla” del presidente Usa: “Abbia la decenza di dissociarsi da questo raduno neofascista per fare, una volta tanto, gli interessi dell’Italia”, l’appello della leader Dem.