Il capo dello Shin Bet

Perché Netanyahu vuole silurare il capo degli 007 di Israele: balla il numero 1 dello Shin Bet Ronen Bar

Il primo ministro israeliano sta pianificando di rimuovere nel prossimo futuro dal suo incarico il capo dello Shin Bet, Ronen Bar

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

18 Febbraio 2025 alle 08:00

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Gil Cohen-Magen/Pool Photo via AP – Associated Press/LaPresse
Gil Cohen-Magen/Pool Photo via AP – Associated Press/LaPresse

Dall’amico Trump, Netanyahu ha imparato anche a non fare prigionieri interni, licenziando tutti, o quasi, coloro che sono in odore di dissenso o che non possono essere annoverati tra i fedelissimi.

Il primo ministro israeliano sta pianificando di rimuovere nel prossimo futuro dal suo incarico il capo dello Shin Bet, Ronen Bar: lo riporta il media locale Kan. Nonostante da tempo circolino voci secondo cui Netanyahu vorrebbe che Bar se ne andasse, l’Ufficio del premier israeliano aveva già respinto tali affermazioni come «completamente infondate». Kan afferma invece che una volta che i servizi segreti dello Stato ebraico avranno completato le loro indagini interne sui fallimenti del 7 ottobre Netanyahu chiederà le dimissioni del responsabile dello Shin Bet.

In attesa che venga trasformata nella “Riviera del Medio Oriente”, come da intenti del tycoon immobiliarista insediato alla Casa Bianca, il portavoce di Benjamin Netanyahu ha escluso il trasferimento dell’amministrazione della Striscia di Gaza all’Autorità Palestinese. «Questo non accadrà», ha scritto ieri Omer Dostri, portavoce del capo del governo israeliano. La notizia che Hamas sarebbe pronto a cedere il controllo della Striscia all’Autorità Palestinese è stata riportata da Sky News Arabia. Secondo fonti consultate dall’emittente, la proposta del movimento islamico palestinese è stata trasmessa in una lettera ed è il risultato delle pressioni esercitate dall’Egitto sulla delegazione di Hamas arrivata mercoledì al Cairo.

“Il giorno dopo la guerra a Gaza, non ci saranno né Hamas né l’Autorità nazionale palestinese”, ha ribadito Netanyahu. “Sono impegnato nel piano del presidente degli Stati Uniti Trump per la realizzazione di una Gaza diversa”, ha detto il premier come riporta Haaretz. Il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich ha dichiarato che chiederà, durante la riunione del governo, che si voti sull’attuazione del piano di conquista di Gaza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, insistendo sul fatto che anche Israele deve unirsi alla richiesta del presidente Usa a Hamas di restituire immediatamente tutti gli ostaggi. Per il ministro esponente dell’ultradestra, Israele deve annettere la Striscia di Gaza settentrionale, il Corridoio Philadelphia a sud e altre aree strategicamente importanti nell’enclave. Lo riporta il Times of Israel.

Tra gli ultras di Trump a Gerusalemme si distingue Itamar Ben-Gvir. L’ex ministro per la Sicurezza nazionale ha detto a Netanyahu di essere pronto a tornare a far parte del governo se verranno interrotti gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza. Lo riporta il Jerusalem Post. “Ti dico, se tornate in guerra, se fermate gli aiuti umanitari, il carburante, l’elettricità, in modo che non entri una briciola a Gaza finché non sarà tornato l’ultimo dei nostri ostaggi, se fate questo, non solo noi torneremo al governo, ma l’intero popolo israeliano e la destra politica ti sosterranno!”, ha detto il leader di Otzma Yehudit in un incontro con Netanyahu.

18 Febbraio 2025

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