Il cessate il fuoco
Gaza, Hamas annuncia i tre ostaggi da liberare: hanno doppia cittadinanza, rapiti il 7 ottobre dal kibbutz di Nir Oz

Tre ostaggi per non terminare in anticipo la tregua ed evitare una nuova brutale invasione della Striscia di Gaza. La marcia indietro di Hamas, che dopo aver annunciato nei giorni scorsi il rinvio dei rilasci programmati degli ostaggi citando “violazioni del cessate il fuoco” da parte di Israele ha corretto il tiro dopo aver ricevuto rassicurazione dai mediatori di Egitto e Qatar, porterà sabato 15 febbraio al ritorno in Israele di tre ostaggi.
Si tratta di tre uomini: Aleksandr Sasha Trufanov (29 anni), Saguy Dekel-Chen (36 anni) e Yair Horen (46 anni). Il messaggio contenente i nomi è stato diffuso via Telegram ma della liberazione Trufanov, con cittadinanza russa e israeliana, era già arrivato un annuncio di imminente rilascio da parte delle Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad islamica palestinese.
La liberazione degli ostaggi
Rispetto ai precedenti scambi, questa volta il rilascio degli ostaggi avverrà da almeno due località diverse di Gaza: Trufanov sarà liberato a Khan Yunis, nel sud della Striscia, mentre gli altri due rapiti, Saguy Dekel-Hen e Yair Horen, trattenuti da Hamas, saranno rilasciati da un altro punto o da due differenti.
Il fratello di Yair, Eitan Horen, preso in ostaggio anche lui il 7 ottobre, non è incluso nell’elenco dei primi 33 che devono essere rilasciati.
Chi sono i tre ostaggi liberi sabato
Tutti i tre ostaggi che saranno liberati sabato 15 febbraio hanno doppia cittadinanza e sono stati rapiti dal kibbutz di Nir Oz.
Sagui Dekel-Chen, israelo-americano, fu tra i primi a lanciare l’allarme dopo l’assalto nel kibbutz da parte dei miliziani palestinesi: fu sentito per l’ultima volta intorno alle 9:30 di quel 7 ottobre 2023 dal padre Jonathan, nato nel Connecticut ee professore alla Hebrew University, anche lui residente nel kibbutz Nir Oz. La madre, Neomit, fu a sua volta presa prigioniera ma salvata il giorno stesso dall’IDF, con i militari che da un elicottero spararono contro i miliziani che la stavano portando a Gaza uccidendo l’autista del mezzo.
Aleksandr Sasha Trufanov, con doppia cittadinanza israeliana e russa, è stato preso in ostaggio insieme a tre membri della sua famiglia: la nonna Irena Tati, la madre Yelena e la sua fidanzata Sapir Cohen. Il padre di Sasha, Vitaly Trufanov, è stato ucciso il 7 ottobre. Yelena e Irena sono state rilasciate da Hamas il 29 novembre 2023, su richiesta del presidente russo Vladimir Putin. Sapir Cohen è stato rilasciato il 30 novembre 2023, come parte di una tregua di una settimana.
Yair Horn, cittadinanza israeliana e argentina, venne rapito il 7 ottobre 2023 assieme al fratello Eitan: quest’ultimo non è presente nella lista degli ostaggi che dovrebbero essere liberati nell’attuale prima fase dell’accordo di cessate il fuoco.