Io sono ancora qua

Patrick Cutrone: il bomber del destino che si è ritrovato nel Como hollywoodiano, a casa dolce casa

Dopo il il sogno infranto al Milan, le esperienze in Premier League e in Liga, il ritorno a casa da capitano e uomo squadra. L'assist contro la Roma per il gol di Gabrielloni

Sport - di Antonio Lamorte

17 Dicembre 2024 alle 17:54

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GRAFICA DA FOTO LAPRESSE
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Per quanto si possa darli per spacciati, li trovi sempre lì, lì nel mezzo, o sulla fascia, o insomma da quelle parti. Passano gli anni e le stagioni, le sessioni di calciomercato o le aste del Fantacalcio, ma niente: non se ne vanno, in qualche modo resistono. Li chiameremmo i “resilienti” se la definizione non fosse stata così abusata in questi anni, arrivando a comparire persino nel piano che dovrebbe salvare l’economia dell’Europa. Ma alla fine quello sono. Calciatori, allenatori, altri attori del mondo del pallone messi in discussione una volta sì e un’altra pure, a volte gratuitamente, a volte a ragione, che però non mollano. E li trovi sempre lì, a dirlo con i piedi e con il fiato: eh già, io sono ancora qua, come canta Vasco Rossi. Questa rubrica è dedicata e ispirata a loro.

Che la copertina, le prime pagine, se le prendesse Alessandro Gabrielloni, una vita con la stessa maglia, dalla serie D alla serie A, quattro categorie, tre promozioni, un gol contro la Roma in Serie A, è pure giusto e sacrosanto. E però questo è lo spazio di chi si ritrova, di chi sa aspettare, pazientare, anche cambiare. Patrick Cutrone per esempio è passato dall’essere attaccante d’area, puro numero 9, l’uomo in attesa della palla da mettere dentro a uomo di sacrificio, pressing, profondità da attaccare, spazi da riempire, compagni da servire, capitano, esempio, uomo squadra.

Il Como la scorsa estate gli ha rinnovato il contratto fino al 30 giugno 2028. La maglia della squadra del lago gli sta bene addosso come a nessun altro. Lui che a Como ci è nato, è cresciuto a Paré, a circa otto chilometri dallo stadio Sinigaglia. E dov’è tornato nel 2022 dopo una vita da bomber con la valigia alla Fiorentina, al Wolverhampton, al Valencia, all’Empoli. Al Milan, lui che per il Milan tifava, quando era arrivato ragazzino, sembrava destinato a tutt’altra carriera.

Segnava tanto nelle giovanili, tanto nella primavera, anche in prima squadra. Alla seconda stagione in rossonero fece 18 gol. “Non è che abbiamo trovato l’erede di Pippo Inzaghi?”, pensò più di qualcuno. E invece durò poco. Arrivarono Higuain in estate e Piatek a gennaio. A Milanello i piani erano altri. Per 18 milioni Patrick Cutrone arrivò in Premier League. Prima del passaggio in Liga i ritorni in Italia, sempre in Toscana, alla Fiorentina e all’Empoli. Soltanto 11 gol in tutto nelle gare ufficiali in quegli anni.

Poteva sembrare tutto un grande abbaglio: il miraggio di un attaccante da palcoscenici internazionali, dall’aggressività primordiale e il fiuto del gol innato, destinato all’irrilevanza, turnover tra panchina e tribuna, il compromesso di qualche serie minore. E così in effetti è cominciata: al Como della nuova proprietà indonesiana, la più ricca della serie A, ci è arrivato nell’estate del 2022, due milioni ai Wolves e un contratto triennale. 14 gol e 5 assist, titolo di MVP, promozione diretta in serie A. L’ultima volta era stata nella stagione 2002/2023. Prima del ritorno nella massima serie un fallimento, la ripartenza dalla serie D, la promozione in B nel 2021.

A 26 anni Cutrone indossa la maglia numero 10 della sua città, la fascia di capitano, attaccante titolare nella squadra di Cesc Fàbregas supportata spesso e volentieri da attori hollywoodiani e altre star. Gioca più a supporto, per esempio di Gabrielloni, come successo con la Roma: quando gli ha offerto l’assist dopo una giocata personale. È finita 2 a 0. Cutrone ha segnato il primo gol in serie A con la maglietta del Como il 19 agosto contro il Cagliari, il primo gol del Como nella massima serie dopo 22 anni. Dopo aver sbagliato il rigore al quinto minuto di recupero di Udinese-Como era stato minacciato, avevano messo in mezzo anche i figli. Il 29 settembre una doppietta all’Hellas Verona. Pat-gol is back, a casa sua si è ritrovato dopo aver avuto il coraggio di cambiare e di provare.

La classifica di Serie A alla 16esima giornata di campionato

Sconcertante vittoria dell’Inter in casa della Lazio: 6 a 0. Con una gara in meno da giocare, i nerazzurri non perdono il passo dell’Atalanta primatista che ha superato 1 a 0 il Cagliari restando primo in classifica. Anche il Napoli torna a vincere, 3 a 1 in rimonta in casa dell’Udinese. È crisi vera per la Juventus di Thiago Motta che non sa più vincere: 2 a 2 contro il Venezia. Pareggio e delusione anche per il Milan che nella partita della maglia speciale non va oltre lo 0 a 0 contro il Genoa. Vittoria importante del Bologna con la Fiorentina. In zona retrocessione Lecce e Verone vincono gli scontri diretti con Monza e Parma.

17 Dicembre 2024

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