Bruxelles risponde dopo il nuovo attacco
Putin attacca Kyev e Odessa: pioggia di missili e nuove sanzioni dall’Ue
Ancora un violento attacco missilistico russo sulle città ucraine. Von der Leyen: “Colpiamo il settore bancario russo e proponiamo il bando completo alle transazioni”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli

Pioggia di fuoco su Kiev e Odessa. La Russia ha lanciato un altro attacco prolungato con i droni contro l’Ucraina, riferisce Reuters, uccidendo tre persone e danneggiando vaste zone di Kiev, oltre a colpire un reparto di maternità nel porto meridionale di Odessa, hanno dichiarato i funzionari nelle prime ore di ieri. Gli attacchi notturni hanno fatto seguito al più grande assalto di droni russo all’Ucraina di lunedì, parte di un’intensificazione delle operazioni che Mosca ha dichiarato essere misure di ritorsione per i recenti e violenti attacchi di Kiev in Russia. Almeno quattro persone sono state ricoverate in ospedale nella capitale a seguito degli attacchi, durati ore, che hanno colpito sette dei 10 distretti della città, hanno dichiarato i funzionari comunali.
Nella notte le Forze armate russe hanno attaccato le città e regioni ucraine. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su Telegram. «Gli attacchi missilistici e condotti con gli Shahed della Russia sono più forti degli sforzi degli Stati Uniti e di altri Paesi del mondo per costringere la Russia alla pace. Ogni notte, invece di un cessate il fuoco, ci sono attacchi massicci con Shahed, missili da crociera e missili balistici. Oggi (ieri, ndr) è stato uno dei più grandi attacchi a Kiev. Sono state prese di mira anche le regioni di Odessa, Dnipro e Chernihiv», ha scritto Zelensky. Come reso noto dal leader ucraino, durante l’attacco notturno le Forze armate russe hanno utilizzato 315 droni, di cui 250 Shahed, e sette missili, tra cui due vettori balistici di fabbricazione nordcoreana.
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«Sono state danneggiate abitazioni ordinarie e infrastrutture comunali, e persino un ospedale di maternità di Odessa è stato preso di mira dalla Russia. Tredici persone sono rimaste ferite. Purtroppo, ci sono anche dei morti. Le mie condoglianze alle famiglie», ha scritto. «È importante che la risposta a questo e ad altri simili attacchi russi non sia il silenzio del mondo, ma un’azione concreta. Azioni da parte degli Stati Uniti, che hanno il potere di costringere la Russia alla pace. Le azioni dell’Europa, che non ha alternative se non quella di essere forte. Le azioni degli altri Paesi del mondo che hanno chiesto la diplomazia e la fine della guerra e che la Russia ha ignorato. Abbiamo bisogno di una pressione forte per la pace», ha aggiunto.
Kiev chiede, Bruxelles risponde
“Proponiamo di introdurre un divieto di transazione per il Nord 1 e il Nord Stream 2. Ciò significa che nessun operatore dell’Ue potrà partecipare, direttamente o indirettamente, ad alcuna transazione relativa ai gasdotti North Stream. Non si tornerà al passato. Proponiamo inoltre di abbassare il tetto massimo del prezzo del petrolio da 60 a 45 dollari al barile”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa con l’Alta rappresentante europea per la politica estera Kaja Kallas, sul 18° pacchetto di sanzioni alla Russia. “Nel 18esimo pacchetto di sanzioni – rimarca von der Leyen – colpiamo il settore bancario russo e proponiamo di trasformare il divieto esistente sull’uso del sistema Swift in un bando completo alle transazioni”.