L'offensiva
L’Ucraina beffa ancora il Cremlino, colpito con oltre mille chili di esplosivo il ponte di Kerch in Crimea

Per la terza volta dall’inizio del conflitto in Ucraina, risalente ormai al febbraio del 2022, lo SBU, il servizio di intelligence militare di Kiev, ha rivendicato l’attacco ai danni del ponte di Kerch, infrastruttura chiave che collega la Russia alla Crimea, il territorio ucraino annesso con un referendum illegale nel 2014, diventando così anche un simbolo delle mire del Cremlino sul Paese guidato da Volodymyr Zelensky.
Ma il ponte, che con i suoi 18,1 chilometri attraverso lo stretto di Kerch e d è il più lungo della Russia e dell’intera Europa, ha anche un ruolo chiave dal punto di vista strategico: permette infatti all’esercito russo di muovere armi e merci dalla Russia al fronte sud-est dell’Ucraina.
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L’ultimo attacco ucraino alla struttura è avvenuto martedì mattina: l’intelligence militare ucraina rivendica di aver piazzato 1.100 chili di plastico sotto le fondamenta del ponte, con gli incursori di Kiev che hanno poi fatto esplodere le cariche alla base di uno dei pilastri di cemento dell’infrastruttura.
New: Ukraine’s SBU security service behind the audacious drone attack deep inside Russia now says it has attacked the Kerch bridge in occupied Crimea in a months-long operation. It says SBU agents “mined the supports” of the bridge with 1,100kg of TNT under the water line and… pic.twitter.com/qbUSdebbJq
— Christopher Miller (@ChristopherJM) June 3, 2025
Una denotazione simile comprometterebbe la stabilità del ponte ed è per questo che il reale effetto dell’attacco ucraino è tutta da valutare: la circolazione sul viadotto sarebbe stata sospesa solo per il tempo necessario a verificare le condizioni della struttura, segno che i danni sono stati minori del previsto.
I servizi di intelligence militare ucraina avevano già colpito il ponte di Kerch in due occasioni, nel 2022 e nel 2023: l’8 ottobre 2022 camion era esploso sul ponte scatenando un incendio, mentre nel luglio 2023 due campate vennero distrutte.
L’attacco al ponte di Kerch arriva a soli due giorni da quello che può essere considerato il più grande successo militare e di intelligence di Kiev dall’inizio del conflitto, ovvero l’enorme attacco con droni in territorio russo che ha colpito almeno due basi aeree e distrutto oltre 40 tra caccia e bombardieri.