La fiducia al Senato

Ecco il “decreto paura”: tutti in carcere, anche i bambini

Una pioggia di reati, aggravanti e divieti che colpiscono i più deboli e comprimono la libertà di protesta. Torna il carcere per le donne incinte e detenute con figli piccoli

Giustizia - di Angela Stella

5 Giugno 2025 alle 16:30

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Foto Mauro Scrobogna / LaPresse
Foto Mauro Scrobogna / LaPresse

Il decreto sicurezza è legge. Ieri l’Aula del Senato ha confermato la fiducia al provvedimento, chiesta dal governo due giorni fa, con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione. Il provvedimento introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti. Definito “decreto paura” dalle opposizioni parlamentari, è stato aspramente criticato da molte fette della società civile, tanto da indire sabato scorso una manifestazione nazionale a Roma, organizzata dalla “Rete No – dl sicurezza”.

“Da oggi (ieri, ndr) l’Italia sarà un Paese meno libero. Il decreto sicurezza approvato dal Senato è una ferita alla Costituzione, una norma punitiva che risponde con la forza e l’intimidazione a chi chiede giustizia sociale, lavoro, diritti. Continueremo a contrastarlo con tutti gli strumenti democratici a disposizione: ricorsi giuridici, campagne di sensibilizzazione, iniziative nei territori e nuove mobilitazioni già in programma per le prossime settimane” ha detto la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione. Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe, ha ribadito invece come “ci troviamo di fronte a un insieme disorganico di norme repressive e illiberali, che puniscono comportamenti non per la loro offensività reale ma perché posti in essere da specifici gruppi sociali o etnici, oppure per esprimere dissenso e protesta. Questo provvedimento affonda le radici in una visione populista e ideologica del diritto penale”.  Ma vediamo le principali novità.

Cittadinanza

Si estende da tre a dieci anni il periodo di revoca in cui può essere esercitata nei confronti dello straniero, a decorrere una sentenza di condanna per reati gravi, a condizione che l’interessato possieda o possa acquisire un’altra cittadinanza. Delitto di occupazione abusiva degli immobili: è punito con la reclusione da 2 a 7 anni chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente.

Stazioni ferroviarie

Viene prevista una nuova circostanza aggravante comune nei delitti non colposi contro la vita e l’incolumità pubblica e individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio: quella di aver commesso il fatto all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri.

Blocco stradale

E’ punito a titolo di illecito penale – in luogo dell’illecito amministrativo – il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione fatta col proprio corpo. La pena è aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite (reclusione va da sei mesi a due anni).

Detenute madri

Il rinvio dell’esecuzione di una pena restrittiva della libertà personale viene reso facoltativo tanto per le donne incinte o per le madri di prole di età inferiore a un anno, quanto per le madri di prole di età inferiore a 3 anni. Per le donne incinte o madri di figli di età inferiore ad 1 anno la pena dovrà obbligatoriamente essere eseguita presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri (ICAM).

Cannabis light

E’ previsto il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa coltivata.

Il pacchetto di norme per Polizia e militari

Viene introdotta una circostanza aggravante del delitto di violenza o minaccia e di resistenza a pubblico ufficiale (da 6 mesi a 5 anni) se il fatto è commesso nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l’aumento di pena fino alla metà. Inoltre viene riconosciuto un beneficio economico a fronte delle spese legali sostenute da ufficiali o agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, nonché dai vigili del fuoco, indagati o imputati nei procedimenti riguardanti fatti inerenti al servizio svolto. Tale beneficio non può superare complessivamente l’importo di 10.000 euro per ciascuna fase del procedimento.

Contro “i no Ponte e i no Tav”

Si introduce una ulteriore aggravante in caso di atti violenti commessi al fine di impedire la realizzazione di un’infrastruttura, ma viene specificato che le infrastrutture sono quelle “destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici”.

Bodycam e armi

Le forze di polizia potranno indossare bodycam sulle divise, ossia dispositivi di videosorveglianza idonei a registrare l’attività operativa nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili, nonché in ambito ferroviario e a bordo treno. Gli agenti sono anche autorizzati a portare armi private senza licenza quando non sono in servizio.

Rivolte negli istituti di pena

Si introduce un’aggravante del reato di istigazione a disobbedire alle leggi, applicabile se il fatto è commesso all’interno di un istituto penitenziario. Inoltre si introduce nel codice penale il nuovo reato di “Rivolta all’interno di un istituto penitenziario”. La disposizione appena approvata qualifica, altresì, espressamente le condotte di resistenza passiva, quali le condotte che impediscono il compimento degli atti dell’ufficio o del servizio necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza. Proprio ieri nel carcere Marassi di Genova alcuni detenuti sono saliti sui tetti e sul camminamento delle mura di cinta. Polizia, carabinieri e guardia di finanza sono rimasti fuori sul piazzale pronti a intervenire nel caso in cui la situazione fosse degenerata. La rivolta è poi rientrata. Il bilancio è di due agenti feriti portati in ospedale, due medicati sul posto e diverse celle devastate.

5 Giugno 2025

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