Occidente poco cristiano

La gara degli ipocriti su Papa Leone: lui chiede disarmo e accoglienza, i sepolcri imbiancati riarmo e respingimenti

Non c’è da stupirsi se un papa chiede il disarmo e l’accoglienza: sono i pilastri della religione cristiana. C’è da stupirsi che un Occidente che ama definirsi “cristiano” pensi che sia possibile fare i cristiani, comprando armi e affogando i profughi.

Cronaca - di Piero Sansonetti

10 Maggio 2025 alle 07:00

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Foto Vatican Media/LaPresse
Foto Vatican Media/LaPresse

Steve Bannon, che è stato il consigliere principe di Donald Trump ed è uno degli strateghi della destra estrema americana, ha dichiarato che la scelta del Conclave è stata la peggiore che il Conclave potesse compiere. Bannon ha detto che Leone sarà un disastro per l’America, per il Maga e per i cattolici”. Questa è una buona notizia. Bannon di solito ci prende.

La maggior parte dei giornali italiani, e anche dei politici – tranne rarissime e comunque prudenti eccezioni – ha adottato una linea diversa. Fingere. Ha esaltato il nuovo papa, ha spiegato che comunque sarà diverso da Bergoglio, ha lodato il suo aplomb, la sua prudenza, la misura, il ritorno agli abiti e alle preghiere e ai riti.

È una vecchia tradizione della parte più accorta della nostra borghesia. È stata a lungo anche una tradizione della Chiesa. È un atteggiamento che Gesù, secondo il racconto degli evangelisti, bolla con una immagine molto suggestiva: “sepolcri imbiancati”. In realtà nessuno di noi conosce questo papa, non sappiamo come sarà, cosa farà, però tutti abbiamo ascoltato il suo primo discorso. Nel quale sicuramente c’era una parte di ossequio alle tradizioni e al rito. Ma non si può ignorare il fatto che ha esordito parlando di disarmo.

Ho letto uno a uno i titoli di apertura dei giornali di ieri. Ho sfogliato i venti più importanti. Grandi e piccoli. Alcuni puntano solo sul fatto che è il primo papa americano. Un po’ come quando il Verona vinse lo scudetto. E fu una novità. Moltissimi riconoscono il suo grido di pace. Nessuno però usa la parola disarmo. Nessuno: tranne l’Unità e Il Mattino. Come è possibile? I giornalisti non sapevano che in Europa è in corso una campagna per aumentare di 800 miliardi le spese militari? Non sapevano che proprio il giorno prima del conclave il governo italiano aveva annunciato, a prescindere, l’aumento delle spese militari? Non sapevano che da molti mesi è in corso una polemica contro i pacifisti che chiedono la pace da parte di coloro che dicono: “o è la pace giusta o non è pace”? ( Per pace giusta si intende la pace gradita a chi la invoca). E i pacifisti rispondono che la pace è pace, senza aggettivi. Leone invece ha voluto dare un aggettivo alla pace. Non ha detto “pace giusta”, “pace a certe condizioni”, “pace ma prima…”. Ha detto: “pace disarmata e disarmante”. Lo ha detto pochi minuti dopo avere accettato la nomina, sfidando tutte le cancellerie di occidente e di oriente. Possibile che non sia una notizia?

Dopodiché Leone ha parlato di accoglienza, e in particolare accoglienza dei derelitti. Su un migliaio di articoli pubblicati ieri dai giornali questo passaggio del discorso sarà stato ripreso si e no da una dozzina di articoli. Chi sono i derelitti? E che vuol dire accoglienza? Occorre un vaticanista di lungo corso per sapere che sono i profughi? E nessuno si è accorto che questa affermazione di Leone è avvenuta in coincidenza con le discussioni sul campo di concentramento italiano in Albania, e addirittura nello stesso momento nel quale dalla Libia arriva una denuncia straziante delle torture e delle uccisioni da parte delle milizie di Tripoli ai danni dei profughi, e arriva anche la notizia che a capo di queste azioni orrende c’è quel signor Almasri che il governo italiano ha liberato dal carcere e riconsegnato ai torturatori?

Poi, come sarà questo papa lo vedremo. Non possiamo giudicarlo ancora. Certo, non c’è da stupirsi se un papa chiede il disarmo e l’accoglienza. È ovvio: sono i pilastri della religione cristiana. Chiese le stesse cose quasi 60 anni fa Paolo VI nel suo discorso all’ONU. C’è da stupirsi però che un Occidente che ama definirsi “cristiano” faccia finta di non aver sentito, e baci l’anello, e pensi che sia possibile fare i cristiani, comprando armi (e usandole) e affogando i profughi.

10 Maggio 2025

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