Le reazioni negli USA

Papa Leone XIV e i rapporti con la destra americana, l’offensiva dei trumpiani contro il pontefice “marxista anti-MAGA”

News - di Carmine Di Niro

9 Maggio 2025 alle 13:01

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Papa Leone XIV e i rapporti con la destra americana, l’offensiva dei trumpiani contro il pontefice “marxista anti-MAGA”

Statunitense, ma ben lontano da toni e “ideologia” trumpiana. Il primo Papa yankee della storia, il bostoniano Robert Francis Prevost, cardinale 69enne dell’Ordine agostiniano e con un ventennale trascorso da missionario e vescovo in Perù, non è certamente inquadrabile come “vicino” alla presidenza Trump negli Stati Uniti.

States dove la sua elezione emersa a sorpresa dal Conclave ha colto un po’ tutti di sorpresa, dato che alla vigilia della riunione dei 133 cardinali i favoriti erano gli italiani Parolin, Zuppi e Pizzaballa, col nome “straniero” più quotato nel francese Jean-Marc Aveline.

Così l’elezione del cardinale di Boston a Pontefice è stata accolta inizialmente dagli ambienti vicini alla destra MAGA come un fattore positivo, con messaggi di congratulazioni arrivati dallo stesso presidente Donald Trump, che ha definito l’elezione di Leone XIV un “grande onore per il Paese”, dal suo vice JD Vance e dagli ambienti vicini all’amministrazione.

C’è voluto pochissimo però a far emergere, anche sui media statunitensi, che in realtà Robert Prevost è un cardinale lontano dalle posizioni della destra estremista americana che guida il Paese, in particolare su migranti e ambiente.

Non solo recuperando vecchie dichiarazioni di Prevost, in realtà piuttosto schivo sul fronte comunicativo, ma anche su X, l’ex Twitter che è il social preferito nell’ambiente MAGA dopo la sua acquisizione da parte di Elon Musk. Il caso è nato dopo la circolazione su web e media di alcuni post dell’account “drprevost”, che per nome e biografia sembra appartenere proprio al nuovo Pontefice.

Quello più commentato riguarda il vicepresidente JD Vance e risale al 3 febbraio, riprendendo un articolo del National Catholic Report: è scritto da un giornalista statunitense sulla rivista cattolica e che commenta in maniera critica una frase pronunciata dal vicepresidente JD Vance sull’accoglienza dei migranti.

Il vicepresidente Usa sosteneva infatti che uno dei precetti della dottrina cattolica fosse il dare priorità alla propria famiglia e alla propria comunità, prima di rivolgere il proprio amore e le proprie preoccupazioni al resto del mondo. Il commento all’articolo nel post dell’account “drprevost” è eloquente nel suo criticare il vicepresidente: “JD Vance si sbaglia: Gesù non ci chiede di fare una gerarchia del nostro amore per gli altri”.

Dall’universo dell’estrema destra americana è quindi arrivata una repentina virata. Uno dei post più virali in tal senso è quello di Laura Loomer, attivista MAGA vicinissima al presidente Trump e nota per aver diffuso teorie razziste e cospirazioniste. Su X Loomer ha descritto il nuovo Papa come un “burattino marxista” e un Pontefice “anti-Trump e anti-MAGA”.

Un altro esponente di grido dell’universo trumpiano, il suo “ideologo” Steve Bannon, ha definito Prevost la “scelta peggiore per i cattolici MAGA” e “un voto anti-Trump da parte dei globalisti della Curia”.

9 Maggio 2025

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