Il tycoon ne ha per tutti

Perché Trump minaccia Putin, cosa c’è dietro lo sfogo del presidente Usa

Molto arrabbiato per la melina del Cremlino, il tycoon avverte la Russia: “Se non troveremo l’intesa sulla pace metteremo dazi sul loro petrolio”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

1 Aprile 2025 alle 15:30

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AP Photo/Evan Vucci, File
AP Photo/Evan Vucci, File

Il tycoon ne ha per tutti. Donald Trump mena fendenti verso ogni dove. «Sanzioni sul petrolio», se la Russia dovesse sabotare il negoziato. «Bombardamenti» per l’Iran, se rifiuta la trattativa diretta sul nucleare. E poi l’ipotesi di restare alla Casa Bianca fino al 2032, con un escamotage alla Putin per aggirare la Costituzione americana. È stata una domenica segnata dai proclami di Trump. Che già pensa ad una eternizzazione della sua presidenza. Come Putin, come Erdogan e autocrati vari.

In un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Nbc, Trump, precisando di non scherzare al riguardo, ha spiegato che ci sono diversi metodi per tentare questa strada che, tuttavia, sarebbe vietata dal ventiduesimo emendamento della Costituzione statunitense. Domenica, a Trump è stato chiesto se un modo per ottenere un terzo mandato fosse che il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance si candidasse alla presidenza per poi passargli il testimone. “Beh, questo è uno”, ha risposto.. “Ma ce ne sono anche altri”. Quando gli è stato chiesto di nominarne un altro, Trump ha rifiutato. Il presidente del Comitato nazionale democratico, Ken Martin, ha scritto su X: “In tre mesi, Trump ha fatto crollare il mercato azionario e aumentare i costi. Ora sta tramando per un terzo mandato invece di fare qualcosa per migliorare la vita degli americani”.

Quanto alla Russia, per la prima volta dall’inizio dei negoziati sulla guerra in Ucraina, Trump ha minacciato Vladimir Putin e la Russia di ripercussioni se non si arriverà presto a un accordo per un cessate il fuoco. Domenica in un’intervista con la televisione NBC Trump ha detto che potrebbe imporre dazi diretti al petrolio russo e dazi secondari anche sulle merci dei paesi stranieri che commerciano con la Russia (i dazi secondari sono tasse che si impongono sulle merci provenienti da paesi che commerciano con il paese che si vuole colpire). Il tycoon si è mostrato infastidito dall’impossibilità di arrivare in tempi brevi a un accordo: in campagna elettorale aveva promesso in modo molto spericolato di poterlo trovare «in 24 ore».

Nell’intervista ha detto: “Si può dire che mi sono molto arrabbiato, incazzato, quando Putin ha iniziato a mettere in dubbio la legittimità di Zelensky, perché questo non va nella giusta direzione. Nel corso della stessa intervista ha poi cambiato parzialmente toni parlando di «relazioni molto buone» con Putin e dicendo che la «rabbia scomparirà in fretta se Putin farà la cosa giusta”. In serata poi Trump aveva anche accusato Zelensky di voler ridiscutere l’accordo sullo sfruttamento delle “terre rare ucraine”, minacciandolo di ripercussioni, e ha commentato che fra i due leader «c’è un odio tremendo».

L’inquilino della Casa Bianca, inoltre, ha annunciato “bombardamenti” e “dazi secondari” contro l’Iran se non raggiungerà un accordo con gli Stati Uniti. Gli Usa vogliono assicurarsi che il Paese non sviluppi l’arma nucleare. “Se non stringono un accordo ci saranno bombardamenti come non ne hanno mai visti prima”, ha affermato precisando comunque che i funzionari statunitensi e quelli iraniani si stanno “parlando”. Nelle ultime ore, inoltre, Trump ha riparlato ancora delle mire di conquista sulla Groenlandia. “La otterremo al 100%, nulla è escluso”.

1 Aprile 2025

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