La trattativa per il cessate il fuoco

Pace in Ucraina, le condizioni di Putin per il cessate il fuoco

Dopo il sì vincolato dell’Ucraina a uno stop al conflitto di trenta giorni, il Cremlino fa trapelare indisponibilità all’accordo trovato in Arabia Saudita

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

13 Marzo 2025 alle 11:30

Condividi l'articolo

Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP) Associated Press /-LaPresse
Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP) Associated Press /-LaPresse

Adelante, con juicio. In quello che resta pur sempre, e non metaforicamente, un terreno minato. La Russia prende tempo e non esclude una telefonata «di alto livello» con gli Stati Uniti. «Assumiamo che il segretario di Stato Marco Rubio e il Consigliere per la sicurezza nazionale Mike Walz ci informeranno nei prossimi giorni attraverso diversi canali dei negoziati che si sono svolti e degli accordi presi», ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che l’altro ieri a Gedda, nei colloqui con gli Stati Uniti, l’Ucraina ha dato il suo assenso a una tregua di 30 giorni condizionata ad analogo assenso della Russia.

Mosca e Washington condividono la logica dell’inammissibilità dello scontro, anche militare. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un’intervista con i blogger statunitensi Mario Nawfal, Larry Johnson e Andrew Napolitano, sottolineando che, durante i colloqui tra Russia e Stati Uniti a Riad, le parti hanno affermato che “quando gli interessi non coincidono e si contraddicono, allora i paesi responsabili devono fare di tutto per non consentire che questa contraddizione degeneri in uno scontro. Soprattutto uno scontro militare, che sarebbe disastroso per molti altri Paesi. Abbiamo detto loro che condividiamo pienamente questa logica”. Vladimir Putin accetterà probabilmente la tregua ma alle sue condizioni. Il presidente russo potrebbe cercare di ritardare l’accordo sulla cessazione delle ostilità con l’Ucraina per assicurarsi le condizioni più favorevoli per Mosca. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Putin vuole includere le sue condizioni in un’eventuale intesa. Il Cremlino ritiene inaccettabili le condizioni concordate a Gedda e potrebbe chiedere la sospensione delle forniture di armi all’Ucraina come condizione per il cessate il fuoco.

I negoziati tecnici sulla proposta di una tregua di 30 giorni nella guerra in Ucraina inizieranno la prossima settimana, fra il 17 e il 23, ha reso noto il capo di gabinetto del Presidente ucraino, Andriy Yermak, dopo l’accordo di ieri a Gedda, scrive Ukrinform. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di aspettarsi misure «forti» da Washington se Mosca non accetterà la tregua di 30 giorni proposta ieri ai colloqui Usa-Ucraina di Gedda. «Possiamo aspettarci misure forti. Non conosco i dettagli, ma si tratta di azioni sanzionatorie e di rafforzamento dell’Ucraina», ha detto in conferenza stampa da Kiev. Zelensky ha ribadito di essere pronto a indire elezioni solo «dopo la fine della guerra». «Dopo la fine della guerra, la legge marziale verrà revocata e dopo si terranno le elezioni in conformità con la legislazione ucraina. Nessuno rinvierà nulla di proposito», ha spiegato.

In aggiunta, Zelensky ha dichiarato di non essere a conoscenza di un invito ufficiale a incontrare di nuovo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nell’ambito dei colloqui in corso per negoziare un accordo di pace. Lo riporta la Cnn. «Non ho sentito parlare dell’invito. Penso che qualsiasi incontro che abbiamo con il presidente degli Stati Uniti debba concludersi con un risultato positivo per entrambe le parti. E penso che sia così che dovremmo affrontare tutti i nostri incontri», ha detto Zelensky ai giornalisti a Kiev quando gli è stato chiesto di un possibile nuovo incontro con Trump dopo lo scontro nello Studio Ovale dello scorso 28 febbraio.

Intanto, il colonnello Pavlo Palisa, vicecapo dell’ufficio presidenziale ucraino, ha riferito che l’assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti all’Ucraina è già stata ripristinata. “Ho la conferma che l’assistenza alla sicurezza degli Stati Uniti è stata ripristinata. Gli accordi stanno iniziando a essere implementati. La lotta continua!”, ha scritto Palisa, che faceva parte della delegazione ucraina a Gedda, su Facebook. Oltre agli aiuti militari, gli Stati Uniti hanno pienamente riavviato anche la condivisione dell’intelligence con Kiev, dopo l’intesa trovata a Gedda. Lo ha riferito un alto funzionario ucraino alla Reuters, ripreso dal Guardian.

13 Marzo 2025

Condividi l'articolo