Io sono ancora qua

Nicolò Zaniolo: da futuro Totti a Core Ngrato della Roma, è l’ultima missione impossibile dell’Atalanta di Gasperini

Dopo il 2 a 0 all'Olimpico, ha esultato spudoratamente con i suoi tifosi: atteggiamento sbagliato per il protocollo sui gol alle ex squadra. Un talento che sembrava avere ai suoi piedi il pallone italiano e che si era perso

News - di Antonio Lamorte

3 Dicembre 2024 alle 16:22

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GRAFICA DI FOTO DA LAPRESSE
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Per quanto si possa darli per spacciati, li trovi sempre lì, lì nel mezzo, o sulla fascia, o insomma da quelle parti. Passano gli anni e le stagioni, le sessioni di calciomercato o le aste del Fantacalcio, ma niente: non se ne vanno, in qualche modo resistono. Li chiameremmo i “resilienti” se la definizione non fosse stata così abusata in questi anni, arrivando a comparire persino nel piano che dovrebbe salvare l’economia dell’Europa. Ma alla fine quello sono. Calciatori, allenatori, altri attori del mondo del pallone messi in discussione una volta sì e un’altra pure, a volte gratuitamente, a volte a ragione, che però non mollano. E li trovi sempre lì, a dirlo con i piedi e con il fiato: eh già, io sono ancora qua, come canta Vasco Rossi. Questa rubrica è dedicata e ispirata a loro.

Contro il logorio delle esultanze abortite, contro il talento allenato, coltivato, raccolto, fruttato, sfruttato da subito. Nicolò Zaniolo. E la sua numero 10 bianca dell’Atalanta sfilata via, sbandierata, esibita sotto lo spicchio dell’Olimpico che una volta sognava alle sue giocate, soprattutto a quelle che avrebbe potuto fare in futuro se in giallorosso ci fosse rimasto. Alla Roma sognavano un nuovo Totti, si sono ritrovati un cuore ingrato a esultare spudoratamente.

Assurdo che a questo punto del campionato, dopo un ciclo di otto anni a dir poco sorprendente, l’Europa League conquistata l’anno scorso contro il Bayer Leverkusen campione di Germania, la seria candidatura alla vittoria della Serie A, l’unica missione davvero impossibile rimasta all’Atalanta del demiurgo Gian Piero Gasperini sembri recuperare un ragazzo che per alcuni attimi sembrava poter avere ai suoi piedi il pallone italiano e che poi invece si era distratto, perso in mezzo al calcio mercato, il gossip, le chiacchiere, la pressione, i capricci. Un ritorno che gioverebbe non poco anche alla Nazionale italiana.

A Roma Zaniolo aveva sofferto infortuni, deciso una finale di Conference League, era stato aggredito sotto casa da un gruppetto di tifosi, aveva chiesto la cessione, le tappe al Galatasaray e all’Aston Villa fino all’arrivo all’Atalanta in prestito oneroso la scorsa estate. Una scommessa per un gruppo che ha fatto della solidità e della continuità uno dei suoi punti di forza, una scommessa per un ragazzo spesso definito complicato da gestire, poco accomodante. Ieri sera è entrato al 18esimo del secondo tempo, è stato accolto dai fischi degli ex tifosi. Ha preso il posto di Ademola Lookman. All’84esimo si è divorato un gol da vicinissimo. All’88esimo lo stacco sempre di testa su calcio d’angolo deviato dall’ex compagno di squadra Mancini sul secondo. Imprendibile per Svilar.

Zaniolo non segnava in serie A da 763 giorni, dal 31 ottobre 2022, Roma-Verona. Ha esultato sfilandosi via la maglietta, esprimendo tutta la sua felicità sotto lo spicchio dei tifosi bergamaschi, portandosi le mani alle orecchie. A fine partita un accenno di rissa in campo, lo stadio e gli ex compagni di squadra che gli hanno presentato il conto, contestato quell’eccessiva gioia. E lui che continuava ad esultare verso i suoi tifosi. “Vinceremo, vinceremo il tricolor”. All’Atalanta di Gasperini riesce tutto di questi tempi, ogni missione impossibile.

 

 

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La classifica di Serie A alla 14esima giornata di campionato

Prima che del campo, dei risultati, è stata soprattutto la giornata del malore che ha colpito Edoardo Bove in campo: momenti di puro terrore prima delle comunicazioni ufficiali che hanno fatto sapere come il centrocampista della Fiorentina sta meglio, in terapia intensiva, estubato. La partita con l’Inter è stata rinviata. Il Napoli vince a Torino contro i Granata e mantiene la testa della classifica. A Lecce pareggio che aumenta pressione e perplessità sulla Juventus di Thiago Motta. Vittoria 3 a 0 del Milan contro l’Empoli. Passo falso della Lazio contro il Parma.

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