Le parole del ministro degli esteri di Kiev
L’Ucraina è pronta a negoziare la pace se Mosca è in buona fede
Attualmente, “non vediamo tale preparazione da parte russa”, ha aggiunto, nel resoconto del ministero degli Esteri di Kiev
Esteri - di Umberto De Giovannangeli

L’Ucraina “è pronta per i colloqui con la Russia in una certa fase se Mosca è pronta a negoziare in buona fede”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, incontrando ieri a Guangzhou, nel sud della Cina, il suo omologo Wang Yi. Attualmente, “non vediamo tale preparazione da parte russa”, ha aggiunto, nel resoconto del ministero degli Esteri di Kiev. La parte ucraina “è disposta ed è pronta a condurre il dialogo e i negoziati con la Russia”, ha affermato Kuleba, nella lettura fornita dai media di Pechino, ma “i negoziati dovrebbero essere razionali e sostanziali e mirati a raggiungere una pace giusta e duratura”.
Si tratta della prima visita di un ministro degli Esteri ucraino dall’inizio della guerra nel 2022. La Cina ha stretti legami con la Russia e ha spinto per una fine della guerra che tenga conto degli interessi di entrambe le parti. “Abbiamo bisogno di andare verso una pace giusta e stabile e la Cina può svolgere un ruolo significativo in questo senso”, ha affermato Kuleba. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato che la Cina “sosterrà la comunità internazionale nel raccogliere più consenso e nel trovare insieme modi pratici per risolvere la crisi politicamente” Sulla crisi Ucraina, “malgrado le condizioni e i tempi non siano ancora maturi, sosteniamo tutti gli sforzi favorevoli alla pace e siamo disposti a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nel raggiungimento di un cessate il fuoco e nella ripresa dei colloqui di pace”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, incontrando il suo omologo ucraino. “La Cina segue la situazione umanitaria in Ucraina e continuerà a fornire aiuti umanitari al Paese”, ha aggiunto Wang nel resoconto dei media statali di Pechino. Il capo della diplomazia cinese ha raggiunto che la Cina attribuisce grande importanza alle relazioni con l’Ucraina. Notando la crescita del commercio tra i due Paesi, ha affermato che le loro relazioni hanno continuato a svilupparsi normalmente “nonostante le complesse e mutevoli situazioni internazionali e regionali”.
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Da Mosca, la prima risposta è arrivata nel consueto briefing di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino: la Russia, ha detto, non ha mai rifiutato i negoziati ed è sempre stata aperta al dialogo. Mosca, ha detto Peskov secondo l’agenzia Ria Novosti, “attende ulteriori chiarimenti per conoscere i dettagli” dopo le parole di Kuleba. Dalla diplomazia a scenari da incubo. La Gran Bretagna deve essere “pronta»” a combattere un’eventuale guerra contro la Russia entro il 2027. Così il nuovo Capo di stato maggiore britannico sir Roly Walker. Il militare ha affermato che la guerra comunque “non è inevitabile” e che l’esercito ha avuto “giusto il tempo” per prepararsi ed evitare il conflitto. Tra le principali minacce che il Regno Unito dovrà affrontare nei prossimi anni, ha evidenziato il generale in un briefing, c’è una Russia che potrebbe cercare di vendicarsi dell’Occidente per il suo sostegno all’Ucraina, indipendentemente da chi vincerà la guerra. “Penso che la Russia ne uscirà probabilmente più debole ma ancora molto, molto pericolosa e desiderosa di una qualche forma di punizione per ciò che abbiamo fatto per aiutare l’Ucraina”, ha aggiunto.