Il personaggio
Chi è Jorit: dalla street art al selfie con Putin. Perché quella passione per il dittatore russo
Già in passato con alcune sue dichiarazioni aveva espresso il suo 'odio' anti occidentale e il suo 'amore' per il Cremlino. In quell'occasione lo 'Zar' pronunciò come risposta frasi dolci e ammalianti. E l'artista Ciro Cirullo si definì migliore dei tanti diplomatici che starebbero lavorando per cercare di mettere fine alla guerra scatenata da Mosca in Ucraina. Ieri l'ultimo capitolo della storia, in occasione del Forum della gioventù a Sochi
Esteri - di Andrea Aversa

È Ciro Cirullo, noto artista di strada conosciuto con il nome di Jorit, il giovane italiano che ieri sera ha dialogato con il presidente russo Vladimir Putin durante un forum della gioventù a Sochi. Alla fine del forum Cirullo ha chiesto a Putin di poter fare una foto con lui, perché, ha detto, “in Italia si dicono tante cose strane su di lei“. Al che il presidente ha risposto: “Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale“. Putin ha poi fatto una foto con l’artista italiano e una con un giovane africano. A Sochi Cirullo ha incontrato anche l’attrice Ornella Muti, che in questi giorni è in Russia.
Jorit fa un selfie con Putin
Il ritratto dell’attrice campeggia sul muro di un palazzo sulla Via Khudyakov ed è stato realizzato nell’ambito di un festival di arte di strada che ha visto la partecipazione di 25 artisti da 11 Paesi. “Quando ho pensato a un modo per fare avvicinare l’Italia e la Russia, ho pensato alla grande attrice Ornella Muti” ha detto Jorit, citato dai media russi. L’attrice, la cui nonna materna era di San Pietroburgo, è molto popolare in Russia e nei giorni scorsi era a Mosca per assistere alla Settimana della Moda, dove la figlia Naike Rivelli ha sfilato come modella.
- Jorit a Mariupol: “La resistenza da appoggiare era quella del Donbass contro il regime di Kiev”
- Raid russo su Odessa, drone sfiora il convoglio di Zelensky e del premier greco Mitsotakis: “Esperienza impressionante”
- Intervista a Nadia Urbinati: “Truppe Ue in Ucraina sarebbero una catastrofe”
- La minaccia nucleare di Putin: “Guai se la Nato interviene”
Chi è lo street artist Jorit
Jorit è noto anche per avere realizzato un grande graffito che rappresenta una bambina in lacrime sotto le bombe a Mariupol, città ucraina sul Mar Nero conquistata dalle truppe russe nel 2022. “L’idea – ha spiegato – era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media occidentali spesso distorcono la realtà. Per esempio parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino“. Jorit ha realizzato un murale anche a Napoli, riguardo la polemica relativa alla censura della cultura russa in seguito all’invasione di Mosca dell’Ucraina. Si è trattato del volto dell’autore Fedor Dostoevskij, disegnato sulle mura di una scuola.
Jorit e la polemica: la propaganda anti occidentale e la passione per il dittatore russo
Era il marzo del 2022, un mese dopo l’inizio della guerra. Quell’opera spinse Putin a dire: “Penso che molti sappiano, abbiano visto, come a Napoli un artista di strada di recente abbia dipinto sul muro di un palazzo il ritratto dello scrittore russo Fedor Dostoevskij, ormai cancellato in Occidente. Dà ancora speranza, attraverso la simpatia reciproca delle persone, attraverso una cultura che collega e unisce tutti noi, la verità sicuramente si farà strada“. Jorit, esprimendo le sue opinioni anti occidentali e in favore del dittatore che governa dal Cremlino, affermò: “È mai possibile che sono riuscito a fare più io, semplice cittadino, per la pace con un murale che il nostro governo?. Ma non è che in fondo in fondo ai nostri leader questa guerra fa quasi comodo? Sono domande eh“.
Jorit: l’ipocrisia dell’arte
Ad oggi, lo street artist napoletano spesso pagato con soldi pubblici occidentali per esprimere liberamente la propria arte (pagati anche dalla Regione Campania, governata da Vincenzo De Luca), non ha realizzato un solo murale per le vittime civili ucraine uccise dai bombardamenti russi o per gli uomini e le donne ammazzate dal regime di Mosca solo per essere state dei dissidenti ed oppositori di Putin.