Il murales con una bambina

Jorit a Mariupol: “La resistenza da appoggiare era quella del Donbass contro il regime di Kiev”

L'artista napoletano ha disegnato su un palazzo mezzo distrutto e incenerino dai bombardamenti il volto di una bambina. Criticato sui social: gli utenti si chiedono chi l'ha pagato e perché cancelli i commenti critici. Applausi a scena aperta da Alessandro Di Battista

Cultura - di Antonio Lamorte

13 Luglio 2023 alle 13:07 - Ultimo agg. 16 Luglio 2023 alle 15:57

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Jorit a Mariupol: “La resistenza da appoggiare era quella del Donbass contro il regime di Kiev”

Prima di disegnare e colorare ogni facciata, prima di realizzare il proprio murales, Jorit Agoch riempie lo spazio con la parola. Questa volta un testo: tutte eguale song e’criature di Enzo Avitabile. E una “criatura”, come si dice in napoletano, il volto di una bambina disegnato su un palazzo mezzo distrutto e incenerito dai bombardamenti a Mariupol, città cinta da un assedio lunghissimo e sanguinoso dai russi in Donbass, caduta soltanto a fine maggio 2022, tre mesi dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

La posizione di Jorit Agoch, nome d’arte di Ciro Cirillo, trentenne napoletano e italo-olandese che ha disegnato e dipinto in tutto il mondo, soprattutto volti, primi piani segnati dai due graffi di quella che definisce “human tribe”, è ancora più chiara e controversa. Il Presidente russo Vladimir Putin aveva parlato di un’opera che “dà speranza” quella che raffigurava lo scrittore russo Fedor Dostoevskij sulla facciata dell’Istituto Righi a Napoli. Un lavoro nato la scorsa primavera da una conversazione con lo scrittore Paolo Nori, dopo la censura del suo corso su Dostoevskij all’università Bicocca.

“Mi sorge il dubbio, ma se Putin si apre all’Occidente con un semplice murale, cosa farebbe in caso di proposte di pace serie? Ma non è che in fondo in fondo ai nostri leader questa guerra fa quasi comodo? Sono domande eh… In realtà sto abbastanza sconvolto per questa cosa”. Da Mariupol Jorit ha rincarato la dose: parla di regime, ma quello di Kiev, di un Occidente che ha mentito su Vietnam e su Afghanistan come sull’Iraq e i Balcani, Libia e Siria. “Ci stanno mentendo anche sul Donbass. Qui l’etica non c’entra nulla, diffidate da quelli che vorrebbero farci la morale, hanno le mani sporche di s4ngue. Qui non c’è nessuno da liberare. È tutto l’esatto opposto di quello che ci raccontano in TV. La resistenza che avremmo dovuto appoggiare è quella del popolo del Donbass che lotta da 8 anni per liberarsi da un regime; quello di Kiev che di democratico oramai non aveva più niente“.

 

 

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Il muralista fa riferimento al conflitto in corso nel Paese dal 2014, anno delle rivolte di piazza Maidan, dell’occupazione russa della Crimea e delle forze filorusse del Donbass. “Ci dicono che mandano missili spendendo miliardi di euro perché sono buoni e altruisti, ma i bambini del Donbass sono stati sotto le bOmbe per 8 anni e in quel caso nessuno ha mosso un dito. Per queste persone alcuni bambini sono più uguali degli altri“. A opera finita un altro post sui social con due citazioni dell’ex prima ministra ucraina Julija Tymosenko e dell’ex Presidente dell’Ucraina Petro Porosenko. Parole contro i russi in Ucraina.

L’iniziativa di Jorit è stata parecchio criticata: alcuni si sono chiesti chi abbia invitato e pagato l’artista in una città occupata e massacrata dopo mesi di assedio russo, l’hanno accusato di cancellare i post critici sui suoi canali social. “Ma da quando inviare armi ad un paese pilotato dagli Stati Uniti in chiave antiRussa che ha come eroe nazionale Stepan Bandera (nazista sterminatore di ebrei e Russi) significa essere antifascisti? Ma poi di quale sovranità violata stiamo parlando. Gli Stati Uniti controllano l’Ucraina come un pupazzo dal 2014. Basta con l’ipocrisia vogliamo la pace“, ha aggiunto Jorit in una storia.

Applausi a scena aperta da parte di Alessandro Di Battista, l’ex pasionario del Movimento 5 Stelle. “Grazie per il tuo coraggio”, ha scritto in un commento alle foto dell’artista sui social. Social che Jorit stesso ha accusato perché da quando a inizio luglio è arrivato in Russia “Facebook minaccia di chiudermi la pagina”. Jorit ha dipinto diverse opere finanziate dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania con fondi dell’Unione Europea. In questo periodo stava realizzando un murales alto 122 metri sulla Torre Enel al Centro Direzionale con le facce di Diego Armando Maradona, Pino Daniele e Massimo Troisi. Il governatore Vincenzo De Luca lo ha definito un “artista straordinario”. A Mosca Jorit ha già dedicato in passato un murales a Jurij Gagarin, il primo essere umano a volare nello spazio. A Napoli aveva dedicato nei giorni delle proteste del Black Lives Matter un murales a George Floyd, Martin Luther King, Malcolm X e Angela Davis. E ci aveva aggiunto per qualche motivo sconosciuto ai più, in quella stessa opera sulle violenze sugli afroamericani, il volto di Lenin.

 

 

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13 Luglio 2023

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