Il conflitto

Ucraina, il Pentagono risponde a Putin: “Se Kiev perde, NATO dovrà combattere contro la Russia”

Il capo Austin: "Sappiamo che se Putin avrà successo non si fermerà. Continuerà a essere più aggressivo nella regione". Putin aveva parlato ieri delle armi di Mosca. La situazione sul campo e le tensioni in Transnistria

Esteri - di Redazione Web

1 Marzo 2024 alle 08:33

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Secretary of Defense Lloyd Austin appears before the House Armed Services Committee on Capitol Hill, Thursday, Feb. 29, 2024, in Washington. (AP Photo/Mark Schiefelbein)
Secretary of Defense Lloyd Austin appears before the House Armed Services Committee on Capitol Hill, Thursday, Feb. 29, 2024, in Washington. (AP Photo/Mark Schiefelbein)

Una guerra che non si può perdere. Per una parte e per l’altra, fino a dichiarazioni durissime, estreme. Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha dichiarato che se l’Ucraina dovesse perdere la guerra, i Paesi della NATO dovranno combattere contro la Russia. “Sappiamo che se Putin avrà successo non si fermerà. Continuerà a essere più aggressivo nella regione. E altri leader in tutto il mondo, altri autocrati guarderanno a questo. E saranno incoraggiati dal fatto che ciò è accaduto senza che noi siamo riusciti a sostenere uno stato democratico”, ha detto Austin in discorso alla Camera dei rappresentanti americana. “Se sei un Paese baltico, sei molto preoccupato se sarai il prossimo: conoscono Putin, sanno di cosa è capace. E francamente, se l’Ucraina cade credo davvero che la Nato entrerà in guerra con la Russia”.

Le parole di Austin sono arrivate pochi giorno dopo il via libera all’entrata della Svezia della NATO: altra conseguenza del conflitto esploso in Ucraina con l’invasione russa nel febbraio del 2022. Al 737esimo giorno di guerra, sul fronte orientale, Avdiivka è stata conquistata dai russi dopo la ritirata dell’esercito ucraino: il cambiamento più grande sul campo degli ultimi mesi. Le forze di Mosca stanno cercando di sfruttare ogni vantaggio ottenuto a febbraio per avanzare ulteriormente. Gli ucraini hanno lasciato anche i villaggi di Lastochkyne, Stepove e Sieverne.

Le armi di Putin

Il Presidente russo Vladimir Putin intanto è tornato ad agitare lo spettro di una minaccia nucleare: nel suo discorso annuale alle forze politiche Putin ha elogiato la potenza militare russa citando uno a uno i principali ordigni di cui il suo esercito è in possesso. “L’Occidente ha provocato il conflitto in Ucraina, nel Medio Oriente, in altre regioni del mondo. E continua a mentire. Si dice che vorremmo aggredire l’Europa ma è proprio delirio e nient’altro. Si parla dell’eventualità di inviare in Ucraina contingenti militari della Nato. Le nostre truppe non si ritireranno mai dall’Ucraina. Ricordiamo la sorte toccata a coloro che un giorno spedirono i propri contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora le conseguenze per chi ci vuole provare saranno ancora molto più tragiche. L’Occidente deve capire che anche noi abbiamo armi capaci di colpire bersagli nel loro territorio”.

Le tensioni in Transnistria

Una sintesi del discorso, durato due ore e sette minuti, nei prossimi tre giorni sarà proiettata su maxischermi in tutta la Russia. È stato già trasmesso gratis e in diretta nei cinema di 20 capoluoghi regionali. La Russia tra quindici giorni è attesa alle urne per le elezioni presidenziali. Sul conflitto si aggiungono anche le tensioni in Transnistria, la regione moldava che si proclama indipendente dove il parlamento ha chiesto al governo russo di mettere in atto alcune misure per proteggerla dalle pressioni del governo di Chisinau.

Gli appelli di Zelensky

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky invece continua a lanciare appelli ai suoi alleati: mancano munizioni per l’artiglieria, missili antiaerei, droni d’attacco e di difesa. “Una sconfitta dell’Ucraina non può essere un’opzione”, insisteva la settimana scorsa il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel a Il Corriere della Sera. “Credo sia estremamente importante, a due anni dall’inizio della guerra, ribadire il nostro pieno sostegno all’Ucraina […] Gli ultimi sviluppi sul terreno ci fanno capire che gli ucraini hanno bisogno di più munizioni, di più armi, di più supporto militare”.

1 Marzo 2024

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