Guerra in Medio Oriente

Qual è il piano dell’Unione Europea per la Palestina: le parole della Von der Leyen

Le parole della Presidente della Commissione europea che domani incontrerà il re di Giordania: "Stiamo sia con le vittime israeliane che con quelle palestinesi. Ma non è più accettabile un enclave terrorista ai confini di Israele"

Esteri - di Redazione Web

6 Novembre 2023 alle 12:54 - Ultimo agg. 6 Novembre 2023 alle 20:36

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Qual è il piano dell’Unione Europea per la Palestina: le parole della Von der Leyen

L’Unione Europea aumenta di 25 milioni di euro i suoi aiuti umanitari a Gaza. Lo ha annunciato Ursula Von der Leyen. “Così facendo, l’Unione Europea garantirà un totale di 100 milioni di euro in aiuti umanitari per i civili di Gaza. Allo stesso tempo, stiamo lavorando con Israele, Egitto e Nazioni Unite per far entrare a Gaza un maggior numero di convogli, anche attraverso corridoi e pause per le esigenze umanitarie“, ha aggiunto. Nelle conclusioni del Consiglio europeo, adottate il 26 ottobre, si chiede che l’accesso umanitario sia continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi umanitari e le pause per le esigenze umanitarie. “L’Ue ha avviato un’operazione di ponte aereo umanitario per aiutare le popolazioni colpite dalla crisi, facilitando la consegna di carichi umanitari forniti da partner come l’Unicef e organizzazioni internazionali“, si legge in una nota.

Il contesto

Dal 16 ottobre, 6 voli che hanno trasportato oltre 263 tonnellate di aiuti hanno raggiunto l’Egitto. Le operazioni mirano a facilitare il preposizionamento degli aiuti a sostegno di una rapida consegna dell’assistenza alle persone bisognose a Gaza. Inoltre, il meccanismo di protezione civile dell’Ue è stato attivato per offrire supporto ai voli di rimpatrio da Israele. “Hamas usa chiaramente i civili come scudi umani“, ha inoltre detto la Von der Leyen rivolgendosi agli ambasciatori Ue. La presidente della Commissione ha poi presentato i punti salienti del piano europeo per la Palestina. Fuori per sempre Hamas da Gaza, che dovrà passare sotto il controllo di un’unica autorità palestinese.  “Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. Questo è il punto di partenza. Ci dà anche la credibilità per proporre idee su una soluzione politica, sulla base della nostra eredità di campioni della soluzione dei due Stati“.

Gli aiuti

Le immagini dei civili e dei bambiniestratti dalle macerie a Gaza” fanno “sanguinare il cuore“, ha aggiunto la Von der Leyen. No alla permanenza delle forze di sicurezza israeliane così come non può esserci l’espulsione forzata della popolazione palestinese dalla Striscia e l’assedio deve terminare. “Mentre affrontiamo l’urgenza dell’oggi, dobbiamo anche sforzarci di pensare al domani. Immaginare come potrebbe essere una pace duratura. Per ridare speranza a palestinesi e israeliani. E per questo hanno bisogno di una prospettiva e questa è la soluzione dei due Stati. Alla fine, israeliani e palestinesi dovranno concordare una via da seguire. Ma credo che anche noi, come parte dello sforzo internazionale, dobbiamo contribuire, proponendo alcuni principi fondamentali per il giorno dopo la guerra, che potrebbero aiutare a trovare un terreno comune“, ha spiegato la leader Ue.

Il piano europeo

Innanzitutto Gaza non può essere un rifugio sicuro per i terroristi. Sappiamo cosa è successo dopo le precedenti guerre di Gaza. Hamas ha immediatamente iniziato a ricostruire il suo arsenale e a prepararsi per il prossimo conflitto. Non può più essere così. Si stanno discutendo diverse idee su come ciò possa essere garantito, inclusa una forza di pace internazionale sotto mandato delle Nazioni Unite“, ha evidenziato Von der Leyen. “In secondo luogo, ciò implica che l’organizzazione terroristica Hamas non può controllare o governare Gaza. Dovrebbero esistere una sola Autorità Palestinese e uno Stato palestinese. In terzo luogo, non può esserci una presenza di sicurezza israeliana a lungo termine a Gaza. Gaza è una parte essenziale di qualsiasi futuro Stato palestinese. Quarto: nessuno sfollamento forzato dei palestinesi da Gaza. Questa sarebbe solo una ricetta per una maggiore instabilità regionale.

Via i terroristi di Hamas

E infine, nessun blocco prolungato di Gaza. Questa politica non ha funzionato. Hamas ha continuato a rafforzare il suo arsenale, mentre l’economia di Gaza è crollata. Il 70% dei giovani di Gaza è senza lavoro. E questo non può che portare ad una maggiore radicalizzazione. Qualsiasi futuro Stato palestinese deve essere vitale, anche dal punto di vista economico. E l’Europa è pronta a collaborare con tutte le persone e i Paesi della regione per realizzarlo. Tutto ciò potrebbe sembrare eccessivamente ambizioso, dato che la guerra infuria ancora. Ma non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per mantenere viva la speranza. Trovare una soluzione duratura, basata su due Stati che convivano fianco a fianco in pace e sicurezza. E’ tempo di uno sforzo internazionale verso la pace in Medio Oriente. E noi faremo la nostra parte“, ha assicurato la leader dell’esecutivo europeo.

L’incontro con Re Abdullah

Inoltre la presidente della Commissione europea, incontrerà domani il re di Giordania Abdullah II, in visita già oggi a a Bruxelles nel quartier generale della Nato.La presidente e il re Abdullah II si sono già incontrati in numerose occasioni“, ha spiegato il portavoce di Von der Leyen, indicando che il colloquio sarà “contraddistinto dall’attuale contesto” in Medio Oriente.

6 Novembre 2023

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