Motorsport
Liberty Media: la società che possiede la Formula 1, sarà proprietaria anche della MotoGP
La trattativa andava avanti da almeno un anno, il via libera della Commissione Europea. L'acquisizione dell'84% per 4,3 miliardi di euro dalla Dorna Sports
Economia - di Redazione Web

Nessuna scuderia come quella di Liberty Media: la società statunitense che possiede la Formula 1, il principale campionato automobilistico al mondo, diventerà proprietaria anche della MotoGP, il campionato motociclistico più noto e importante al mondo. Non una novità, della trattativa si parlava da tempo, ma il via libera è arrivato lunedì scorso dalla Commissione Europea sull’ipotesi di posizione dominante della società. Non era scontato.
Liberty Media Corporation è un’azienda di mass media statunitense fondata nel 1991 da John C. Malone nella Contea di Douglas, in Colorado, ed è quotata alla Nasdaq, indice azionario della borsa valori statunitense. È anche proprietaria del gruppo di stazioni radiofoniche SiriusXM e della squadra di baseball Atlanta Braves. Ha acquistato la Formula 1 nel settembre del 2014: un affare da otto miliardi di dollari.
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“Siamo emozionati di diventare parte della Formula 1 – il commento all’epoca di Greg Maffey, Presidente di Liberty Media – Pensiamo che le nostre strategie a lungo termine ci consentiranno di fare il bene della F1 e a trarne beneficio saranno i fan, i team e i nostri azionisti. Guardiamo al futuro e abbiamo intenzione di lavorare a stretto contatto con Chase Carey e Bernie Ecclestone per supportare la prossima fase di crescita per questo sport così popolare”.
L’asset ha visto quadruplicare il proprio valore, secondo Forbes, fino a 17 miliardi. Gli spettatori sono cresciuti del 36%. La società ha lavorato molto sulla promozione, sui diritti dei media e sulla sponsorship. La strategia social è quella che ha permesso di avvicinare sempre più gente, di conoscere i piloti dietro i caschi. Grande successo ha riscosso anche Drive to Survive, la serie Netflix che ha raccontato il backstage, il dietro le quinte della Formula1.
Dal 2017 sono entrati anche due nuovi circuiti in Medio Oriente, Arabia Saudita e Qatar, e due negli Stati Uniti, Miami e Las Vegas. Si può parlare di un processo di de-eurocetralizzazione del campionato. L’americanizzazione del marchio ha reso il motorsport uno spettacolo a 360°, ha incluso anche show e serate, concerti nei giorni delle gare. Lanciati programmi anche contro il razzismo e per un’ecosostenibilità al 100% dei carburanti. La crescita a livello economico e mediatico non è stata tuttavia esente da critiche da parte dei più puristi dello sport, sia tra insider che tra appassionati.
Liberty Media acquisirà l’84% del motomondiale da Dorna Sports, la società spagnola che detiene i diritti della MotoGP. Pagherà circa 4,3 miliardi di euro. L’acquisizione dovrà concludersi entro il 3 luglio. Dorna Sports organizza anche le gare degli altri principali campionati motociclistici: Moto2, Moto3, Superbike e MotoE. L’obiettivo è quello di far crescere il Motomondiale proprio come la Formula1. “La MotoGP è uno degli sport più emozionanti al mondo – si legge in una nota stampa di Liberty Media – e non vediamo l’ora di accelerarne la crescita e di raggiungere un numero ancora maggiore di fan in tutto il mondo”.