La guerra in Medioriente
Trump crede in Putin mediatore tra Israele e Iran: “È pronto, mi ha chiamato e ne abbiamo parlato a lungo”
La telefonata tra il Presidente degli Stati Uniti e quello della Russia
Esteri - di Redazione Web

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il Presidente della Russia Vladimir Putin sarebbe pronto a fare da mediatore al conflitto tra Israele e Iran. Lo ha detto in un intervento ad Abc nel corso del quale ha definito “possibile” che gli USA siano coinvolti nel conflitto ma che al momento non sono coinvolti.
Si è detto “aperto” all’idea che lo stesso uomo che ha invaso l’Ucraina nel 2022, con il quale sono falliti più volte i negoziati per arrivare alla pace, che aveva accusato per il suo atteggiamento che sembrava a momenti prenderlo in giro tra proclami di disponibilità a trattare e lanci di missili. “È pronto, mi ha chiamato per parlarne – ha detto rivelando della telefonata – Ne abbiamo parlato a lungo”.
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La guerra intanto continua. Israele la scorsa notte ha annunciato di aver colpito un impianto petrolifero, il “quartier generale nucleare dell’Iran” a Teheran, e l’impianto di Shahran. Secondo fonti di sicurezza del governo dell’Iran, oltre 200 i morti e 650 i feriti dall’inizio degli attacchi. Il governo del premier Benjamin Netanyahu ha approvato la proroga dell’emergenza speciale sul fronte interno fino al 30 giugno.
Un alto funzionario del gabinetto di Netanyahu intanto ha affermato che “dietro le quinte c’è un inizio di tentativi di mediazione”. La dichiarazione è arrivata dopo che Trump aveva fatto riferimento a telefonate e incontri in corso per arrivare a un accordo tra Israele e Iran. Il funzionario governativo israeliano ha chiarito che “non esiste ancora una proposta concreta di cessate il fuoco” e aggiunto che non c’è una reale pressione su Israele affinché si fermi. “Abbiamo molte altre sorprese e siamo molto determinati”.