La guerra e il tycoon
Ucraina, Trump spara a zero su tutti: “Putin è impazzito, Zelensky causa problemi”
Il Presidente USA: "Siamo nel mezzo delle trattative e lancia missili su Kiev e altre città, se vorrà tutta l'Ucraina porterà alla caduta della Russia"
Esteri - di Redazione Web

È un Donald Trump che non si smentisce, anzi alza l’asticella delle sue imprevedibilità e dialettica. Al centro delle sue ultime dichiarazioni che stanno facendo il giro del mondo è l’Ucraina, il Presidente degli Stati Uniti ha sparato a zero su tutto e tutti. Soprattutto, a richiamare l’attenzione, le parole su Vladimir Putin, Presidente della Russia. “È impazzito. Sta uccidendo molte persone. Missili e droni contro le città in Ucraina per nessuna ragione”.
Il tycoon lo ha detto all’indomani del massiccio attacco di Mosca che ha causato morti e feriti a Kiev. Ha anche dichiarato che non esclude di imporre altre sanzioni alla Russia. “Ha sempre detto che voleva tutta l’Ucraina, non solo una parte, e forse sta iniziando a rivelarsi giusto, ma se lo fa porterà alla caduta della Russia”, ha aggiunto il presidente americano su Truth.
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Non è la prima volta che Trump critica Putin, in passato aveva detto di essersi sentito preso in giro per l’atteggiamento del presidente russo. I due avevano anche avuto una telefonata a metà marzo scorso e appena qualche giorno fa. “Non sono contento di quello che Putin sta facendo. Lo conosco da tempo e sono sempre andato d’accordo con lui. Ma sta lanciando missili sulle città e uccidendo molte persone e non mi piace. Siamo nel mezzo delle trattative e lancia missili su Kiev e altre città”. Trump si è detto molto sorpreso.
Non è una novità, ma il tycoon non ha risparmiato neanche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che “non sta facendo un favore al suo Paese parlando in quel modo. Tutto ciò che esce dalla sua bocca causa problemi, non mi piace, ed è meglio che la smetta”, ha aggiunto su Truth in un post. “Questa è una guerra che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di ‘Trump’. Io sto solo cercando di spegnere gli orribili incendi appiccati da una grave incompetenza e dall’odio”.
I colloqui di Istanbul, i primi diretti tra Mosca e Kiev dopo quelli che si erano tenuti subito dopo l’invasione nel febbraio 2022, hanno portato al momento al più corposo scambio di prigionieri militari e civili tra le parti ma a nessun passo avanti sulla pace.