Duecento raid sui siti nucleari
Perché Israele ha attaccato l’Iran, la risposta degli ayatollah: “Sionisti, vi pentirete”
Distrutto l’aeroporto di Tabriz, gravi danni a Natanz. Uccisi il consigliere politico di Khamenei, il capo di stato maggiore e alcuni scienziati. Netanyahu: “Non è un raid, siamo entrati in guerra”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli

L’aveva in testa da tempo. La pianificava da mesi. La resa dei conti con il Nemico mortale. Una idea, quella di Benjamin Netanyahu, che nella notte di giovedì si è realizzata. Israele ha fatto partire l’attacco all’Iran. Il ministro della Difesa Israel Katz – uno dei fedelissimi del premier – ha dichiarato con effetto immediato “uno stato di emergenza speciale su tutto il territorio dello Stato di Israele in seguito all’attacco preventivo condotto da Israele contro l’Iran. Si prevede un attacco missilistico e con droni contro lo Stato di Israele e la sua popolazione civile nel prossimo futuro”. “Pertanto, è necessario attenersi alle direttive del Comando della Retroguardia e delle autorità, e rimanere nei rifugi protetti”, si legge nella dichiarazione dell’ufficio del Ministro della Difesa.
«L’aeronautica ha lanciato un attacco preventivo storico per eliminare questa minaccia esistenziale contro lo Stato di Israele. L’operazione è stata pianificata nel corso di una difficile guerra multi-frontale. Non si tratta di un’operazione: è una guerra, pianificata e condotta a 1.500 chilometri da casa». Così alti ufficiali Idf hanno commentato gli attacchi in Iran con Ynet. «Per primi abbiamo eliminato i comandanti e gli scienziati. È una azione in evoluzione. Abbiamo scelto il miglior momento per noi e colpito il sito di Natanz, non l’avremmo fatto senza la certezza di poter portare a termine la missione», hanno aggiunto. Fonti israeliane parlano di oltre 300 strike aerei che, secondo l’ultima dichiarazione delle Idf, sarebbero stati condotti con 200 caccia dell’Iaf, numero che, se fosse confermato, renderebbe questo attacco il più massiccio mai effettuato da Israele sul territorio iraniano negli ultimi 40 anni.
Dense colonne di fumo si levano da Teheran. Colpite anche le basi aeree e missilistiche di Mehrabad, Kermanshah, Tabriz e l’aeroporto Imam Khomeini, e altre basi. Israele sta, dunque, cercando di colpire pure le basi missilistiche da dove in particolare è attesa la reazione iraniana. “La difesa contraerei iraniana sembra al momento in balia della Guerra Elettronica e delle operazioni Cema (Cyber Electro Magnetic Activities) israeliane, anche se la gran parte degli attacchi pare sia condotta da missili da crociera ed aereo-balistici lanciati dai caccia israeliani fuori dallo spazio aereo iraniano” – annota Pietro Batacchi, direttore di Rid (Rivista italiana difesa), tra i più autorevoli analisti militari italiani. Secondo gli ultimissimi aggiornamenti ufficiali, l’Iran avrebbe, per il momento, lanciato circa 200 Shahed 136 verso il territorio israeliano; i sistemi starebbero già venendo – almeno in parte – intercettati dall’Aviazione Israeliana nello spazio aereo giordano, mentre caccia statunitensi e inglesi li starebbero intercettando nello spazio aereo dell’Iraq.
L’attacco israeliano all’Iran ha avuto successo ma la reazione iraniana «arriverà» e potrebbe essere dura. Lo ha dichiarato in un messaggio video il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. «Prevedo un attacco contro di noi, potrebbero essere attacchi molto duri, a ondate», ha detto Netanyahu, che ha invitato i cittadini a non «cedere all’euforia» e a seguire le indicazioni delle autorità. Gli attacchi, ha proseguito il premier israeliano, hanno avuto «molto successo» e hanno portato alla distruzione dell’impianto di Natanz. Netanyahu ha quindi lodato il «fantastico lavoro» delle forze armate e del Mossad. Le Forze di difesa israeliane hanno confermato di aver ucciso il comandante delle forze aeree del Corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica dell’Iran (Irgc, i Pasdaran), generale Amir Ali Hajizadeh.
L’altra notte la Direzione dell’intelligence militare israeliana ha identificato i vertici dell’Aeronautica militare dell’Irgc «riuniti in un centro di comando sotterraneo per prepararsi a un attacco contro lo Stato di Israele», hanno spiegato le Idf, aggiungendo che i caccia dell’Aeronautica israeliana hanno colpito «il centro di comando dove si trovava» Ali Hajizadeh, insieme ad altri ufficiali. Hajizadeh, dice l’Idf nella nota, ha dichiarato pubblicamente il suo impegno per la distruzione di Israele in occasione di vari eventi negli ultimi anni e ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo del piano del regime iraniano per la distruzione di Israele. Il consigliere politico del leader iraniano Ali Khamenei, Ali Shamkhani, è morto in seguito alle gravi ferite riportate durante l’attacco israeliano: lo riporta il sito web Iran International citato dal sito di notizie israeliano Ynet. Al momento dell’attacco Shamkhani si trovava nella sua abitazione. Israele ha ucciso anche il comandante della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani. Lo riferiscono i media internazionali.
L’attacco di Israele su Teheran ha provocato almeno 78 morti tra i residenti e 329 feriti. Lo rendono noto media iraniani, tra cui Nournews. Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno otto persone e ne hanno ferite altre 12 nella città di Tabriz, nel nord-ovest dell’Iran e nei dintorni. Lo ha dichiarato il governatore della provincia, Majid Farshi, all’agenzia di stampa iraniana Isna. “Almeno otto persone sono state uccise in seguito agli attacchi del regime sionista”, ha dichiarato Farshi, governatore della provincia dell’Azerbaigian orientale, di cui Tabriz è la capitale. Mohammad Pakpour, ex comandante delle forze di terra delle Guardie della Rivoluzione, è stato nominato come capo dei pasdaran dalla Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei. Lo riferisce Mehr. La nomina arriva a poche ore dall’uccisione dell’ex comandante delle Guardie della Rivoluzione, Hossein Salami durante gli attacchi di Israele. Khamenei ha nominato Abdolrahim Mousavi come nuovo capo di stato maggiore dell’Esercito iraniano, per sostituire Mohammad Bagheri, l’ex capo delle Forze armate, anche lui ucciso nei raid di Israele.
L’operazione israeliana contro il programma nucleare, la leadership militare e l’arsenale missilistico dell’Iran probabilmente non finirà prima di molti giorni. Un alto funzionario israeliano ha riferito che l’operazione è lontana dall’essere conclusa, e che Israele ha pianificato che durerà 14 giorni. Ne dà notizia il Wall Street Journal.
In vista dei raid aerei contro le strutture militari e nucleari iraniane di giovedì notte, il Mossad ha istituito una base militare in Iran, dove sono stati immagazzinati droni. Lo ha spiegato un’importante fonte della sicurezza israeliana ai media. I droni erano stati introdotti clandestinamente nel Paese molto tempo prima e sono stati utilizzati durante gli attacchi. All’inizio dell’attacco, e parallelamente ai raid dell’aeronautica, il Mossad ha attivato i sistemi già in atto, ha affermato la fonte, aggiungendo che i droni esplosivi sono stati tirati contro lanciatori di missili terra-terra in una base militare vicino a Teheran. Contemporaneamente, ha affermato la fonte, squadre di commando del Mossad hanno operato nell’Iran centrale dispiegando sistemi operativi di armi a guida di precisione in aree aperte, vicino ai sistemi missilistici terra-aria iraniani. La fonte ha aggiunto che il Mossad ha anche installato sistemi di attacco offensivi e tecnologie aggiuntive su veicoli all’interno dell’Iran, con l’obiettivo di neutralizzare le capacità di difesa aerea dell’Iran che potrebbero minacciare i caccia israeliani. L’Idf ha completamente distrutto i sistemi di difesa iraniani all’inizio dell’attacco.
Donald Trump e i suoi collaboratori hanno finto di opporsi all’attacco israeliano in Iran in pubblico, ma non hanno espresso alcuna opposizione in privato. Lo riferiscono alcune fonti israeliane ad Axios, secondo le quali Israele aveva un “chiaro via libera dagli Stati Uniti”. L’obiettivo era quello di convincere l’Iran che nessun attacco era imminente e assicurarsi che gli iraniani sulla lista degli obiettivi di Israele non si spostassero in nuove località. Secondo quanto riferito da funzionari israeliani, la telefonata fra Trump e il premier Benjamin Netanyahu di lunedì era per coordinarsi prima dell’attacco. Gli Stati Uniti non hanno giocato un ruolo militare nell’attacco di Israele all’Iran ma hanno fornito informazioni di intelligence. Lo riporta Abc citando alcune fonti americane, secondo le quali gli attacchi continueranno e saranno molto intensi nei prossimi giorni. Donald Trump ha dichiarato al Wall Street Journal che lui e il suo team erano stati informati sui piani di Israele per attaccare l’Iran. Alla domanda su che tipo di preavviso gli Stati Uniti avessero ricevuto prima dell’attacco, il presidente ha risposto così: “Preavviso? Non era un preavviso. Era ‘sappiamo cosa sta succedendo’”. Ha anche detto di aver parlato con Netanyahu giovedì.
“La risposta legittima e potente dell’Iran farà pentire il nemico della sua azione sconsiderata”. Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, commentando gli attacchi di Israele contro l’Iran. “Il popolo dovrebbe evitare di dare peso alle voci che circolano nella guerra psicologica del nemico. Il popolo iraniano e i funzionari del Paese non rimarranno in silenzio di fronte a questo crimine”, ha aggiunto Pezeshkian in un discorso alla nazione, come riferisce Isna. Le forze armate iraniane hanno avvertito che non hanno “limiti” nella loro risposta a Israele dopo gli attacchi dell’Idf. “Ora che il regime terroristico che occupa Al-Quds ha oltrepassato ogni linea rossa… (non ci sono) limiti nella risposta a questo crimine”, ha dichiarato lo Stato maggiore delle forze armate della Repubblica islamica in una nota.
L’Iran afferma che l’attacco israeliano è una “dichiarazione di guerra”. “Siamo pienamente preparati e sosterremo le nostre forze operative in ogni modo possibile. Siamo pronti ad affrontare anni di combattimenti continui e le forze armate sono completamente equipaggiate”, dichiara il ministro della Difesa iraniano, Aziz Nasirzadeh. “I criminali sionisti devono sicuramente aspettarsi una risposta schiacciante e dolorosa dalle nostre forze armate”, sottolinea. “Cercate riparo sotto le macerie” è lo slogan apparso in ebraico in una piazza nel centro moderno di Teheran, capitale dell’Iran. Lo mostrano media panarabi, secondo cui in Piazza Palestina, dove tradizionalmente appaiono slogan in ebraico diretti a Israele, il governo iraniano ha fatto installare nelle ultime ore dei pannelli pubblicitari con su scritto “Cercate riparo sotto le macerie. 13 giugno 2025”.
In risposta agli attacchi israeliani e a una possibile risposta da parte dell’Iran, gli Stati Uniti stanno spostando le loro risorse militari, comprese le navi, in Medio Oriente. Lo hanno dichiarato due funzionari statunitensi ieri mattina all’Ap. La Marina ha ordinato al cacciatorpediniere USS Thomas Hudner di iniziare a salpare dal Mar Mediterraneo occidentale verso il Mediterraneo orientale e ha ordinato a un secondo cacciatorpediniere di iniziare ad avanzare in modo da poter essere disponibile se richiesto dalla Casa Bianca. La polveriera mediorientale è esplosa. Il mondo trema.