Roma
Come “Chi l’ha visto?” ha contribuito all’arresto di Rexal Ford nel giallo di Villa Pamphili
L'uomo rintracciato nell'isola greca di Skiathos. La testimonianza alla trasmissione: "Bruttissima scena, l’uomo in stato di alterazione strattonava la donna nonostante avesse una bimba in braccio"
Cronaca - di Redazione Web

Ricostruzioni e dinamiche di una settimana smontante e smentite prima della svolta storica di ieri, a quasi dieci giorni dal ritrovamento, sabato 7 giugno, a Villa Pamphili a Roma, dei cadaveri di una donna e di una neonata: un uomo è stato arrestato a Skiathos, isola della Grecia, sospettato di aver ucciso la bambina. Si è arrivati a questo risultato anche grazie a “Chi l’ha visto?”, la trasmissione che si occupa di cronaca nera su Rai3 diretta da Federica Sciarelli.
“Siamo partiti senza alcun elemento in mano, eravamo in presenza di una donna e di una bambina non vestite. Sono stati utilissimi gli elementi forniti da ‘Chi l’ha visto?’ e l’aiuto da parte delle autorità americane e delle autorità greche”, ha confermato in conferenza stampa il procuratore di Roma Francesco Lo Voi in conferenza stampa. Era stato in particolare un uomo ad aver chiesto l’intervento delle forze dell’ordine dopo aver assistito a un litigio tra un uomo e una donna a Campo de’ Fiori.
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“Era una bruttissima scena perché l’uomo era in uno stato evidente di alterazione, e strattonava la giovane donna nonostante avesse una bimba in braccio”, aveva riferito la persona che aveva contattato la trasmissione Rai raccontando di aver assistito all’episodio. Aveva spiegato di aver segnalato l’aggressione alla polizia un mese fa e che la persona corrispondeva alla descrizione di altri testimoni che avevano visto la coppia con la bambina.
Morte a Villa Pamphili: “Ringrazio “Chi l’ha visto?” per lo spunto particolarmente utile”, il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi. La segnalazione ha permesso l’identificazione dell’uomo poi fermato. “Quella della donna non ancora precisa”#chilhavisto→https://t.co/xRE3hsU8cX pic.twitter.com/927mPNdVmF
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L’uomo fermato in Grecia di chiama Rexal Ford, a due agenti di polizia disse di essere un turista americano, parlò della bambina come della figlia e della donna come della moglie. Sanguinava da una ferita alla testa che disse di essersi procurato con una caduta a terra. Dieci giorni dopo alla polizia era arrivata un’altra telefonata per un altro litigio al mercato di via San Silverio, nei pressi di San Pietro. Era stato visto anche mentre portava in un albergo di largo Argentina un trolley, con la bambina ma senza la donna.
Altra segnalazione era arrivata da una donna e tre ragazzi che dicevano di aver visto l’uomo nella notte tra il 6 e il 7 giugno. Rexal Ford è stato fermato in Grecia con un mandato d’arresto europeo. È accusato di omicidio e soppressione di cadavere. A Skiathos sarebbe arrivato con un volo l’11 giugno. Al momento i legami familiari tra le tre persone coinvolte del caso sono tutti da verificare.
+++ Morte a Villa Pamphili: La foto della donna insieme al cittadino americano fermato oggi in Grecia. +++
L’uomo identificato grazie alla segnalazione arrivata a “Chi l’ha visto?”. Lei non ancora con precisione. Qualcuno la riconosce?#chilhavisto→https://t.co/15TDn6XkXl pic.twitter.com/fBE4McqJrI
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La trasmissione ha pubblicato intanto una foto della donna, con in braccio la bimba, insieme al cittadino statunitense fermato ieri in Grecia. “Qualcuno la riconosce?”, l’appello lanciato sui social. Perché le due vittime non state ancora identificate. Ford in quella foto appariva con una vistosa ferita alla testa. L’uomo aveva precedenti. Secondo le ricostruzioni, la donna potrebbe essere morta giorni prima della bambina: il primo in un sacco nero in avanzato stato di decomposizione, il secondo tra rovi e rifiuti.