L'annuncio del cancelliere

Ucraina, l’arma di Zelensky è la Germania: Merz alza la posta e autorizza Kiev a colpire in Russia

La Germania cancella il limite di 70 km di gittata e apre all’invio dei missili Taurus. “Dobbiamo difenderci”. L’ira del Cremlino: “Una scelta pericolosa”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

28 Maggio 2025 alle 13:00

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AP Photo/Mindaugas Kulbis – Associated Press/LaPresse
AP Photo/Mindaugas Kulbis – Associated Press/LaPresse

La svolta c’è. Ma è quella peggiore. La “svolta delle armi”. Che sembra riportare indietro le lancette del tempo. A un tempo tragico. Berlino versus Mosca. “Se la parte russa non è nemmeno disposta ad accettare un invito del Vaticano o una mediazione da parte del Vaticano per tenere un incontro altrove, allora ciò dimostra che Putin e la Russia chiaramente non avevano alcun interesse al momento a giungere a un cessate il fuoco, a un cessate il fuoco o persino a un accordo di pace. E questo significa, in effetti, che l’Ucraina deve continuare a difendersi e che dobbiamo intensificare i nostri sforzi per consentire all’Ucraina di difendersi”.

Lo ha detto ieri il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, in conferenza stampa con il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, a Turku. “Mi aspetto che potremmo doverci preparare per una durata più lunga della guerra, ma ciò non cambia la nostra determinazione a sostenere l’Ucraina. E lo dico in modo così chiaro e inequivocabile perché non si tratta solo dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Se così fosse, sarebbe motivo sufficiente per aiutarla. Ma si tratta di molto di più”, ha spiegato Merz sottolineando che “L’intero spazio in cui viviamo è a rischio. Lo spazio di attrazione in cui viviamo è a rischio. L’ordine politico che abbiamo stabilito insieme alla Russia dopo il 1990 è fondamentalmente messo in discussione. E se così fosse, allora è giunto il momento per tutti noi di difenderci insieme. Siamo minacciati e ci difenderemo”.

Se la Germania fornirà all’Ucraina missili a lungo raggio Taurus, essi «bruceranno come fiammiferi», come già avvenuto ai carri armati Leopard, e Berlino «sprofonderà ulteriormente nella fossa in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata da Interfax. «Qualsiasi arma tedesca non cambierà il corso dell’operazione militare speciale», ha aggiunto Zakharova, dopo che il cancelliere tedesco ha annunciato che la Germania ha tolto le restrizioni sull’uso contro il territorio russo delle armi fornite a Kiev. L’annuncio di Merz ha suscitato critiche anche nella Spd. Il Vicecancelliere, ministro delle Finanze e leader socialdemocratico Lars Klingbeil ha smentito l’idea di un cambio di rotta riguardo a questo tema: «Per quanto riguarda la gittata, vorrei dire che non esiste un nuovo accordo che vada oltre quanto fatto dal governo precedente», ha dichiarato il politico della Spd in risposta a una domanda durante una conferenza stampa a Berlino. Lo riporta N-tv. Critiche all’annuncio del cancelliere sono arrivate anche da un altro esponente del partito socialdemocratico di coalizione, Ralf Stegner, che ha definito la mossa «inutile». Qualsiasi cosa che estenda la guerra è sbagliata, ha dichiarato al Redaktionsnetzwerk Deutschland (Rnd). «Penso che sia in realtà giusto intensificare gli sforzi diplomatici».

La decisione di consentire all’Ucraina di utilizzare armi a lungo raggio contro obiettivi in Russia è stata presa «molto tempo fa e semplicemente tenuta nascosta». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa ripresa dalla Tass, commentando le dichiarazioni del cancelliere tedesco sulla revoca delle restrizioni alla gittata delle armi fornite a Kiev. Lavrov ha criticato le dichiarazioni di Merz, ritenendole indicative del «livello di competenza» dei leader europei. Il ministro russo ha osservato che Merz aveva annunciato che non ci sarebbero state restrizioni «da ora in poi e per sempre», salvo poi essere contraddetto poco dopo dal suo vicecancelliere Lars Klingbeil, ha sottolineato Lavrov. «Poi il signor Merz, rendendosi conto di ciò che aveva detto, ha affermato di non riferirsi a una nuova decisione, ma a una precedente presa dal precedente governo tedesco», ha spiegato Lavrov. «Ciò suggerisce che la decisione di consentire all’Ucraina di condurre attacchi sul territorio russo – almeno entro certi limiti – sia stata presa molto tempo fa e semplicemente tenuta nascosta», ha concluso.

Quanto a Trump, il presidente Usa sta valutando l’imposizione di sanzioni contro Mosca questa settimana, frustrato dai continui attacchi dell’esercito russo all’Ucraina e dalla lentezza dei colloqui di pace: lo scrive il Wall Street Journal (Wsj), che cita fonti vicine al tycoon. Le misure probabilmente non colpiranno il settore bancario, ha affermato una fonte, ma sono in discussione altre opzioni per spingere il presidente Vladimir Putin a fare concessioni al tavolo dei negoziati: tra queste, un cessate il fuoco di 30 giorni sostenuto dall’Ucraina, che la Russia ha a lungo respinto. Trump potrebbe anche decidere di non imporre nuove sanzioni, sottolinea il giornale.

28 Maggio 2025

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