La guerra

Attacchi in Ucraina: droni e missili su Kiev dopo l’inizio dello scambio di prigionieri con la Russia

L'accordo era stato raggiunto nei colloqui a Istanbul della settimana scorsa: dovrebbero esser liberate 2mila persone tra civili e militari. Nessun passo in avanti per la pace

Esteri - di Redazione Web

24 Maggio 2025 alle 09:46

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Local residents wait for a tram in front of a residential building, damaged after a Russian strike, in Kyiv, Ukraine, on Wednesday, May 7, 2025. (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
Local residents wait for a tram in front of a residential building, damaged after a Russian strike, in Kyiv, Ukraine, on Wednesday, May 7, 2025. (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

Attacco alle prime ore del mattino di sabato 24 maggio a Kiev, capitale dell’Ucraina. Almeno otto feriti a causa del lancio di missili e droni dalla Russia a poche ore dall’inizio del più grande scambio di prigionieri dall’inizio della guerra scatenata dall’invasione di Mosca nel febbraio 2022: 780 persona tra civili e militari, metà per ogni Paese. Lo scambio dovrebbe continuare nei prossimi giorni fino al totale concordato di duemila prigionieri liberate, mille per ciascuna parte in conflitto. Dall’inizio della guerra ci sono stati vari scambi di prigionieri ma mai nessun risultato concreto per la fine della guerra.

14 missili balistici e 250 droni lanciati contro l’Ucraina. Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha fatto sapere che almeno otto persone sono rimaste ferite e dei danni che hanno interessato in particolare il quartiere Obolon. “Esplosioni nella capitale. Le difese aeree sono state attivate. La città e la regione sono sotto un attacco combinato da parte del nemico”, l’allarme di Klitschko nella notte. Gli attacchi hanno interessato anche altre zone del Paese. Anche l’Ucraina nelle ultime settimane aveva spesso colpito in Russia con i droni, anche sulla capitale Mosca.

L’accordo sullo scambio era stato raggiunto la settimana scorsa nei colloqui tra Kiev e Mosca a Istanbul, in Turchia, i primi diretti dopo quelli tenuti appena dopo l’inizio della guerra. Era stato l’unico risultato degli incontri ed era stato celebrato anche dalle Nazioni Unite. Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale ONU, aveva dichiarato in conferenza stampa che “si spera che questo scambio di prigionieri di guerra faccia parte degli sforzi più ampi per ridurre le tensioni”. A promuovere e annunciare i negoziati il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva anticipato che le parti avevano “completato” i preparativi per un “grande scambio di prigionieri”, senza però fornire ulteriori dettagli.

Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga ha dichiarato che sono in corso i lavori per organizzare un incontro tra il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e il presidente della Russia Vladimir Putin. “Prevediamo che questo incontro potrebbe svolgersi in formato allargato. Ci piacerebbe molto che il Presidente Trump vi prendesse parte e parliamo sempre con coerenza e insistiamo sul fatto che l’Europa debba essere presente al tavolo di possibili negoziati futuri”, ha detto secondo quanto riportato da Rbc-Ucraina.

24 Maggio 2025

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