Dall'1 giugno
Trump minaccia dazi del 50% all’Europa: “Le nostre discussioni con loro non porteranno a nulla!”
Il Presidente USA sui social: "UE creata con lo scopo principale di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in ambito COMMERCIALE, è stata molto difficile da gestire". Scontro anche con Apple
Economia - di Redazione Web

È tornato a minacciare dazi all’Unione Europea, Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti d’America che insiste nella sua guerra commerciale. Dazi al 50%, a partire dal primo giugno, l’ultima minaccia lanciata tramite il suo social. “È molto difficile avere a che fare con l’Unione Europea, formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio”, ha scritto il tycoon su Truth.
Il rischio dei nuovi dazi paventati dal Presidente americano ha fatto scivolare tutte le borse europee: tutti i listini sono crollati sotto una corrente di vendite con Milano quasi il 3% in perdita. Alle 15.40 il Ftse Mib scende dell’1,90%, l’indice Eurostoxx 50 del 2,1%. L’indice Vix sulla volatilità sale invece del 16%.
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“L’Unione Europea, creata con lo scopo principale di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in ambito COMMERCIALE, è stata molto difficile da gestire. Le sue potenti barriere commerciali le imposte sull’Iva, le ridicole sanzioni aziendali, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250.000.000 di dollari all’anno, una cifra totalmente inaccettabile.
“Le nostre discussioni con loro non porteranno a nulla! Pertanto, raccomando un dazio diretto del 50% sull’Unione Europea, a partire dall’1 giugno 2025. Non vi è alcun dazio se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti. Grazie per l’attenzione!”.
Oltre alle minacce all’Unione anche un ultimato a Apple: “Ho informato tempo fa Tim Cook che mi aspetto che i loro iPhone venduti negli Stati Uniti d’America siano fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o in qualsiasi altro luogo. In caso contrario, Apple dovrà pagare agli Stati Uniti una tariffa di almeno il 25%”. Il titolo Apple in apertura scende del 2,60%. A New York -1,05% per l’indice S&P 500, -1,33% per Nasdaq. Proprio oggi l’agenzia di rating Standard and Poor’s aveva rivisto al ribasso le stime del Pil mondiale portandolo a +2,7% per il 2025.