Il confronto Pechino-Washington
Dazi, Trump sospende per 90 giorni la guerra commerciale con la Cina: altra retromarcia della Casa Bianca

L’amministrazione Trump compie l’ennesima retromarcia sui dazi, questa volta nei confronti del Paese che più di tutti era stato colpito dalla guerra commerciale imposta da Donald Trump: la Cina.
Washington e Pechino, come riferito dal segretario al Tesoro Usa Scott Bessent durante un punto stampa a Ginevra, in Svizzera, “ridurranno di 115 punti percentuali i dazi reciproci”: così gli Stati Uniti abbasseranno dal 145 al 30 per cento i dazi sulle merci cinesi e la Cina dal 125 al 10 per cento quelli sulle merci statunitensi.
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Nel comunicato congiunto Usa-Cina si legge che la sospensione entrerà in vigore “entro il 14 maggio” per 90 giorni. La Cina revisionerà “i dazi addizionali” sulle importazioni di beni Usa, ha riferito il ministero del Commercio in merito alla nota congiunta dopo i negoziati di Ginevra.
Entro il 14 maggio gli Stati Uniti “modificheranno l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva ad valorem sui dazi doganali di origine cinese (inclusi quelli delle regioni speciali di Hong Kong e Macao), sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni, mantenendo al contempo la restante aliquota ad valorem del 10% su tali articoli”.
La Cina invece modificherà di conseguenza l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva ad valorem sugli articoli degli Stati Uniti, “sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni e mantenendo al contempo la restante aliquota aggiuntiva ad valorem del 10% su tali articoli”. Dopo aver adottato le misure concordate, “le parti istituiranno un meccanismo per proseguire le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali.
Che un accordo fosse in procinto di essere realizzato, per evitare la paralisi tra le due economie più forti del globo, lo aveva chiarito e auspicato il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, in una intervista concessa domenica pomeriggio a Fox News. “Il 145% e il 125% sono tipi di dazi con cui, di fatto, non si commercia più. Bessent è lì per vedere se possiamo ristabilire il dialogo”, aveva spiegato all’emittente americana più schierata con l’amministrazione Trump.
L’annuncio svizzero è stato accolto con favore in Borsa. Quelle europee volano in mattinata dopo la sospensione dei dazi: Milano guadagna oltre il 2%, Parigi sale dell’1,25% e Francoforte avanza dell’1,57%. Londra segna un progresso dello 0,62%.
Seduta positiva anche per le Borse asiatiche: Tokyo chiude in rialzo dello 0,38%, Hong Kong sale (+1,4%) per l’ottavo giorno consecutivo, Shanghai guadagna lo 0,69% e Shenzhen l’1,38 per cento.