Lo scatto emblematico
Cosa si sono detti Trump e Zelensky ai funerali di Papa Francesco: il giallo, le accuse a Putin, la foto a San Pietro
Il colloquio di circa 15 minuti definito molto produttivo. Il Presidente USA: "Putin forse non vuole fermare la guerra, che mi sta prendendo in giro". C'è chi parla di miracolo
Esteri - di Redazione Web

Della giornata dei funerali di Papa Francesco, la fotografia che più passerà alla storia non sarà quella della bara, della messa o del corteo del Pontefice. Ma quella del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e di quello dell’Ucraina Volodymyr Zelensky seduti, uno di fronte all’altro, all’interno della basilica di San Pietro in Vaticano, poco prima delle esequie. C’è chi parla di miracolo. Certo è un’immagine molto diversa da quelle di qualche tempo fa alla Casa Bianca, con il duro confronto tra i due a favor di telecamere che aveva fatto saltare la firma sull’accordo sulle terre rare.
15 minuti di colloquio, due sedie, un faccia a faccia a pochi metri dalla Cappella del Battesimo, decorata con il mosaico che riproduce Il battesimo di Gesù di Carlo Maratta, e al centro il coperchio in porfido rosso del sarcofago dell’imperatore Adriano. Colloquio che arriva dopo giorni di trattative ad alta tensione. Con la proposta americana di un accordo, il diniego di Kiev a voler rinunciare alla Crimea e agli altri territori occupati dalla Russia anche prima dell’invasione del 2022, Mosca che continuava a colpire e a causare vittime anche dopo aver proclamato una tregua a Pasqua.
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Anche un giallo dietro la foto: prima del faccia a faccia, si vede dalle immagini diffuse dalla presidenza ucraina che mentre Trump e Zelensky si avvicinano alle sedie, una terza è stata tolta via. Appena prima il presidente della Francia Emmanuel Macron si era avvicinato e aveva salutato i due presidenti. Pochi minuti dopo è arrivato anche il premier britannico Keir Starmer. La terza sedia intanto stata spostata poco lontano da un prelato. Quello che sembra unire i tre è la richiesta a Trump di appoggiare la missione di interposizione e addestramento degli ucraini cui lavorano Parigi e Londra. Secondo il Daily Telegraph, Washington avrebbe aperto alla fornitura di intelligence e supporto logistico.
La Casa Bianca ha definito l’incontro “molto produttivo” anche se da settimane Washington porta avanti negoziati senza successo. Dopo l’incontro Trump ha scritto sui social che la guerra in Ucraina “non è mia, è di Biden e non sarebbe mai successa se io fossi stato presidente. Io sto cercando solo di ripulire il pasticcio che mi hanno lasciato Obama e Biden” ma anche che Putin “non aveva motivo di sparare missili in aree civili e città negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, che mi sta prendendo in giro e che deve essere trattato in modo diverso, attraverso sanzioni bancarie o secondarie? Troppa gente sta morendo”.
“Ottimo incontro – ha scritto Zelensky dopo l’incontro – Abbiamo discusso a lungo a tu per tu. Speriamo in risultati concreti su tutto ciò che abbiamo trattato. Proteggere la vita del nostro popolo. Un cessate il fuoco completo e incondizionato. Una pace affidabile e duratura che impedisca lo scoppio di un’altra guerra. Un incontro molto simbolico che ha il potenziale per diventare storico, se raggiungeremo risultati congiunti. Grazie”. Per il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha “non ci sono parole per descrivere l’importanza di questo incontro storico. Due leader che lavorano per la pace nella basilica di San Pietro”.
Good meeting. We discussed a lot one on one. Hoping for results on everything we covered. Protecting lives of our people. Full and unconditional ceasefire. Reliable and lasting peace that will prevent another war from breaking out. Very symbolic meeting that has potential to… pic.twitter.com/q4ZhVXCjw0
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 26, 2025
Secondo indiscrezioni del Corriere della Sera, l’incontro tra i due doveva avvenire la mattina, presto, a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore statunitense a Roma. Il ritardo dell’aereo di Zelensky ha fatto saltare tutto. Soltanto giovedì scorso c’era stato un primo, diretto messaggio-appello di condanna da parte di Trump a Putin: “Vladimir stop! Stanno morendo 5.000 soldati alla settimana”. La Russia intanto aveva dichiarato ieri a Steve Witkoff, il negoziatore inviato speciale di Trump, di esser pronta a dialogare “senza precondizioni” mentre rivendicava la riconquista del territorio del Kursk, in parte occupato dagli ucraini dall’anno scorso.
Zelensky successivamente ha incontrato da solo sia Macron che Zelensky che la Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente della CEI il cardinale Matteo Zuppi. “Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del ‘Papa della pace’ ha un significato enorme”, le parole fiduciose della premier citata da Repubblica.