Bombe sull’Ucraina: morti e feriti a Kiev, il raid della Russia dopo le parole di Trump contro Zelensky

Bombe sull’Ucraina nella notte. A poche ore dalle parole del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro il Presidente del Paese invaso e attaccato dalla Russia, Volodymyr Zelensky. Colpite negli attacchi le regioni di Kiev, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zhytomyr, Zaporizhia e Khmelnytskyi. Di nove morti e 63 feriti il bilancio del raid russo nella capitale. L’attacco è stato condotto con missili balistici e droni che hanno colpito diverse zone residenziali. Sette missili hanno colpito a Kharkiv, nell’Ucraina orientale, a circa 30 chilometri dal confine con la Russia. Nessuna vittima riportata al momento, soltanto danni a infrastrutture.

L’aeronautica militare ucraina ha fatto sapere tramite Telegram che l’obiettivo principale dell’attacco era Kiev. La difesa aerea ha abbattuto 112 obiettivi aerei russi, 64 droni e 48 missili. Per l’Ucraina gli attacchi rappresentano una sola versione: che Mosca, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, “non è interessata a fermare la sua invasione” e che il Presidente Vladimir Putin “dimostra con le sue azioni, non con le parole, che non rispetta alcun tentativo di creare la pace e che vuole solo continuare la guerra”. Simili osservazioni erano state espresse anche lo scorso fine settimana, dopo che al proclamo di un cessate al fuoco di Pasqua di Putin, erano seguiti diversi attacchi in Ucraina. Alcuni sulla popolazione civile che si recava a messa.

Non abbastanza evidentemente per Mosca, che tramite il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa ed ex ministro della Difesa, Serghei Shoigu ha fatto sapere che “nel novembre 2024 sono state apportate modifiche ai Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare, in base alle quali la Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione”, ha detto alla Tass. Lo stesso Shoigu ha annunciato che a breve sarà liberato il territorio di Kursk, la regione al confine tra Russia e Ucraina occupata da tempo dalle truppe di Kiev.

Il Presidente Zelensky, in visita ufficiale in Sudafrica, ha deciso si abbreviare il suo viaggio diplomatico poche ore dopo l’atterraggio. Si trattava di una visita per discutere opportunità di nuove relazioni bilaterali e di espandere la cooperazione bilaterale nei settori del commercio, dell’agricoltura e dell’istruzione, per esplorare aree di cooperazione con l’obiettivo di sostenere gli sforzi per una pace duratura. Due morti e due feriti, secondo quanto fatto sapere dal governatore della regione russa di Belgorod Vyacheslav Gladkov in seguito ad un attacco sul villaggio di Kryukovo e un’altra in quello di Malomikhaylovka.