L'allarme di Oxfam

Gli operatori Oxfam: “A Gaza fame, sete, paura e morte”

Dallo scorso 2 marzo Israele sta impedendo l’ingresso di qualsiasi fornitura. Una situazione che sta rendendo quasi impossibile la risposta umanitaria

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

24 Aprile 2025 alle 17:00

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AP Photo/Abdel Kareem Hana
AP Photo/Abdel Kareem Hana

Gaza. Mezzo milione in fuga dai bombardamenti. Le scorte di aiuti e beni di prima necessità sono quasi del tutto esaurite. È l’allarme lanciato ieri da Oxfam.

“In questo momento la popolazione di Gaza è terrorizzata e non sa più dove poter fuggire per mettersi in salvo. – ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia – Dalla ripresa degli attacchi israeliani, lo scorso 18 marzo, ormai il 70% della Striscia è sottoposta a ordini di sfollamento o è stata resa inaccessibile (le “no go areas”) dalle forze israeliane. Una situazione che sta costringendo centinaia di migliaia di persone, a rifugiarsi in aree prive di qualsiasi servizio essenziale e dove comunque non saranno al sicuro”.

Dallo scorso 2 marzo Israele sta impedendo l’ingresso di qualsiasi fornitura. Una situazione che sta rendendo quasi impossibile la risposta umanitaria. Molte delle organizzazioni sono state infatti costrette a sospendere le proprie attività, complicate anche dalle limitazioni negli spostamenti imposte dalle forze israeliane. A Gaza City stanno finendo le riserve di acqua pulita. “La notte in cui abbiamo ricevuto il primo ordine di evacuazione abbiamo aspettato la fine degli spari per partire. –racconta una operatrice di Oxfam, costretta a fuggire da Rafah nei giorni della fine del Ramadan, sotto il fuoco dei bombardamenti che hanno colpito anche casa sua – Di corsa siamo saliti in 9 in una piccola auto, mentre mio fratello è stato costretto a restare indietro. Ero paralizzata dalla paura, come i miei bambini che piangevano terrorizzati. Ovunque c’erano persone disperate che non sapevano dove andare, mentre i carri armati attarversavano il quartiere”.

Crimini che continuano. Disumani. Impuniti. Almeno 17 persone sono state uccise ieri mattina nel corso di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza: lo afferma la Protezione Civile palestinese gestita da Hamas, che parla di “corpi carbonizzati” e “persone disperse sotto le macerie”. Il bombardamento più sanguinoso ha colpito una ex scuola trasformata in rifugio per sfollati palestinesi a Gaza City, in cui sono morte 11 persone e altre 17 sono rimaste ferite, “tra cui donne e bambini”, ha detto all’Afp il portavoce della Protezione Civile, Mahmoud Bassal.

24 Aprile 2025

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