La guerra in Medio Oriente
Gaza, Israele bombarda l’ospedale Battista: “35 strutture attaccate dall’inizio della guerra, altro crimine orribile”
Israele: "Ospitava centro di comando dei terroristi". Hamas: "Flagrante violazione di tutte le carte internazionali e delle Convenzioni di Ginevra, che vietano di colpire le strutture mediche"
Esteri - di Redazione Web

Altro ospedale bombardato a Gaza, l’ospedale Al-Ahli, conosciuto anche come l’ospedale Battista di Gaza. Isreaele ha attaccato nella notte tra sabato e domenica. Distrutti i dipartimenti di chirurgia e terapia intensiva. Secondo Hamas l’ospedale era l’unico rimasto a operare a pieno regime a Gaza, con centinaia di pazienti, feriti e personale medico. Non ci sarebbero feriti perché poco prima dell’attacco, c’erano state delle evacuazioni dopo la telefonata di avvertimento da parte di una persona che si era presentata come parte dell’esercito israeliano. Secondo Hamas sarebbero 35 gli ospedali colpiti durante la guerra in corso. Ha pubblicato un elenco con i nomi delle strutture.
Hamas dice che “i caccia hanno preso di mira l’ospedale, bombardandolo con numerosi missili” e che l’azione è “un altro crimine orribile”. Anadolu riporta una nota del governo della Striscia secondo il quale sono ritenuti “responsabili dell’attacco Israele e gli Stati Uniti, così come Paesi come Regno Unito, Germania e Francia”. La dichiarazione esorta poi la comunità internazionale, gli organismi delle Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie a denunciare l’attacco e ad agire immediatamente “per porre fine alla violenza e proteggere le strutture sanitarie” anche perché questo tipo di attacchi costituiscono una “flagrante violazione di tutte le carte internazionali e delle Convenzioni di Ginevra, che vietano di colpire le strutture mediche”.
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Due gli attacchi aereo che avrebbero colpito pronto soccorso, ingresso e la struttura che ospita l’ossigeno medicale per le terapie intensive. Sui social si vedono violente esplosioni, tende bruciate e barelle abbandonate. Appena un paio di settimane fa l’esercito israeliano aveva colpito l’ospedale di Khan Younis, ancora prima era stato distrutto il complesso di Al Shifa. “Stiamo assistendo all’attacco delle forze israeliane a un settore medico che fatica a continuare a fornire il livello minimo di servizi a causa del blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele dal 2 marzo e dei devastanti attacchi del 18 marzo”, hanno denunciato i sanitari all’emittente Al Jazeera.
L’esercito israeliano (IDF) e lo Shin Bet (intelligence) hanno dichiarato che all’interno dell’ospedale si trovava un centro di comando di Hamas. “Il complesso è stato utilizzato dai terroristi per pianificare ed eseguire attacchi contro l’esercito e i cittadini di Israele”, si legge in una nota, come già altre volte durante la guerra dopo attacchi di questo tipo, aggiungendo che prima del raid ha emesso avvisi di evacuazione nella zona e usato armi di precisione e sorveglianza aerea. “L’organizzazione terroristica Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, sfruttando brutalmente gli edifici civili e la popolazione civile come scudi umani per operazioni terroristiche”.