Presentata a Roma dal comitato promotore

Referendum cittadinanza: parte la campagna “SìAmoItalia”, quando e per cosa si vota

“C’è una legge sbagliata, discriminatoria, vecchia di 30 anni, che il Parlamento ha più volte detto di voler cambiare ma non ha mai cambiato e che oggi con un sì i cittadini e le cittadine possono cambiare", ha detto il segretario di +Europa Riccardo Magi, presidente del Comitato

Politica - di Redazione Web

18 Aprile 2025 alle 10:00

Condividi l'articolo

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

‘SìAmoItalia’, è lo slogan della campagna per il referendum sulla cittadinanza dell’8 e 9 giugno, presentata dal comitato promotore ieri a Roma. Un grande Sì verde con la x e due bambini stilizzati con tricolore e matita in mano.

C’è una legge sbagliata, discriminatoria, vecchia di 30 anni, che il Parlamento ha più volte detto di voler cambiare ma non ha mai cambiato” – ha detto il segretario di +Europa Riccardo Magi, presidente del Comitato dopo aver scoperto il logo insieme alla co-presidente Deepika Salhan “e che oggi con un sì i cittadini e le cittadine possono cambiare, rendere meno vessatoria, togliere alcuni degli ostacoli all’acquisizione della cittadinanza. Parliamo di cittadini regolarmente soggiornanti in Italia che lavorano e pagano le tasse. Questo è un logo patriottico: il patriottismo è quello di chi, con origine in altri Paesi fa proprie le leggi e la Costituzione, come ha ricordato anche il presidente della Repubblica”.

Tra i presenti gli scrittori Djarah Kan e Nicola Lagioia, il comico Xhuliano Dule; Riccardo Noury di Amnesty International ma anche esponenti della Cgil e di associazioni e di mediatori culturali. “Il sì a referendum è un sì alla speranza – ha detto Ouidad Bakkali, parlamentare del Pd – io sono nata in Marocco, arrivata in Italia a due anni e diventata cittadina 23 anni dopo. Proviamo a dire sì a questi ragazzi e ragazze figli e figlie d’Italia che non potranno votare: ogni vostro voto è un voto in più per chi vive in questo Paese da anni ma è fuori da quelle urne”.

18 Aprile 2025

Condividi l'articolo