Il congresso della Lega

La Lega di Salvini sdogana il nazismo, ma nessuno si indigna…

Possibile che non si capisca che sul piano ideologico siamo dentro una vera e propria campagna che punta a ripristinare l’ideologia fascista come ideologia di Stato?

Politica - di Piero Sansonetti

8 Aprile 2025 alle 12:30

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Photo credits: Andrea Di Biagio/Imagoeconomica
Photo credits: Andrea Di Biagio/Imagoeconomica

Si è svolto nel fine settimana il congresso della Lega, che ha rieletto Salvini. I giornali si sono occupati essenzialmente della richiesta di Salvini di riprendersi il ministero dell’Interno. E questa richiesta è stata vista nel quadro dei difficili rapporti di potere nella maggioranza. Io invece ho notato l’intervento del numero 2 di Salvini, il vice segretario Andrea Crippa. Riporto testualmente un brano del suo intervento: “Ci sono parole che non si possono più dire perché sono considerate scomode, dal mio punto di vista per esempio chi arriva in Italia senza un permesso di soggiorno e un lavoro è un clandestino, chi bivacca in tante zone dei nostri paesi e città non è un cittadino rumeno ma è uno zingaro. I clandestini e gli zingari in Italia non ci dovrebbero stare. Firenze è la patria di Oriana Fallaci che diceva che non esiste un Islam buono o cattivo ma esiste un Islam che ha dichiarato GUERRA all’Occidente e dal mio punto di vista non dovrebbe essere più costruita una moschea in nessuna città d’Italia. La Lega è l’ultima speranza e dipende da noi il futuro di questo paese e il futuro dei nostri figli”. Vi faccio notare che nella stessa giornata nella quale Crippa ha pronunciato questo breve appello al ritorno del razzismo come principio ufficiale di governo, dalla Francia Marine Le Pen mandava un messaggio nel quale esaltava le battaglie di Luther King. E nessuno l’ha contestata.

Qual è il problema? Un primo problema è la gran confusione di chi mescola Luther King con Hitler. Ma questo riguarda solo il livello culturale non molto alto della destra. Evidentemente non solo della destra italiana. Era un fatto noto. È il secondo problema il più grave. Lo sdoganamento del Mein Kampf. Il programma illustrato da Crippa è abbastanza interno all’idea razzista del Mein Kampf. Crippa propone una pulizia etnica vera e propria. Non solo via gli irregolari, ma via gli zingari in quanto – immagino – appartenente ad un gruppo etnico inferiore. L’uso della parola zingaro fa parte ovviamente della furia ideologica contraria al politicamente corretto, ma francamente è la cosa meno grave. Poi c’è anche la proposta di abolire la libertà religiosa, allineandosi all’Iran e ad altri paesi dittatoriali. La cosa che mi ha spaventato, però, non è il livello minimo della dichiarazione di Crippa ma l’assenza di reazioni dal mondo politico e dell’informazione.

Provo a immaginare cosa sarebbe successo se un inno così esplicito e orgoglioso al razzismo fosse stato pronunciato una decina di anni fa da qualche rappresentante di seconda fila della destra. Ci sarebbe stato un vero scandalo, e il partito di appartenenza di questo rappresentante sarebbe stato costretto ad espellerlo e a dissociarsi. Qui non stiamo parlando di un rappresentante di seconda fila ma del numero due del secondo partito di governo. Cioè del vice di colui che vorrebbe diventare ministro dell’Interno. E la proposta di espellere i rom e i sinti dall’Italia e di vietare la religione islamica, appare una vera e propria proposta di governo, È come se il Ku Klux Klan assumesse il comando della polizia americana e del ministero della Giustizia. E tutto questo succede nel silenzio generale. Non vi spaventa? Possibile che non si capisca che sul piano ideologico siamo dentro una vera e propria campagna che punta a ripristinare l’ideologia fascista come ideologia di Stato?

8 Aprile 2025

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