Il centro di Napoli ostaggio dei grandi eventi

Manfredi non mantiene la promessa: a settembre 2025 piazza del Plebiscito sarà di nuovo sequestrata per i concerti e i residenti messi in trappola

La rassegna 'Napoli città della musica' lo scorso anno aveva causato l'occupazione di questo spazio-simbolo provocando caos e traffico. Molti cittadini, anche se consapevoli dell'importanza che i live show hanno da un punto di vista economico e di promozione dell'immagine del capoluogo campano, denunciarono i tanti problemi generati dalla kermesse. A luglio 2024 abbiamo posto la questione al primo cittadino che rispose: "Ascolteremo i cittadini e le loro istanze, come giusto che sia e come abbiamo sempre fatto".

Editoriali - di Andrea Aversa

31 Marzo 2025 alle 18:09 - Ultimo agg. 15 Aprile 2025 alle 15:18

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Fonte LaPresse
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La differenza sta tutta in un numero: l’1. Perché è soltanto uno il concerto in meno, rispetto allo scorso mese di giugno, della serie di live che il prossimo settembre si terrà a piazza del Plebiscito in occasione della manifestazione “Napoli città della musica“. Infatti, a giugno 2024 sono stati organizzati nella piazza simbolo di Napoli ben 12 show in soli 20 giorni. Un anno e tre mesi dopo, i grandi eventi sono diventati 11 in 19 giorni. In pratica non c’è alcuna differenza e la kermesse è stata ancora una volta organizzata tra lo stadio Diego Armando Maradona nel quartiere Fuorigrotta e in quello che è uno dei luoghi più rappresentativi del capoluogo campano.

‘Napoli città della musica’: anche nel 2025 piazza del Plebiscito occupata e residenti in ostaggio

Lo scorso anno i concerti causarono forti disagi ai residenti e ai cittadini che avevano necessità di raggiungere quella parte del centro di Napoli. Come quotidiano noi de l’Unità abbiamo dato spazio alle loro denunce. È stato un fatto che la sovrapposizione di tali eventi provocò caos e traffico per tutto il periodo nel quale si svolsero i live show. Consapevoli dell’importanza che eventi del genere hanno sull’economia di una città e sulla promozione della sua immagine, trovammo giusto chiedere al sindaco Gaetano Manfredi come si sarebbe potuto far coincidere questa necessità con quelle di cittadini residenti.

Grandi eventi ed esigenze dei residenti: la risposta del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

Questa la risposta che ci diede Manfredi: “Siamo pronti a continuare in questa direzione che ha garantito l’arrivo in città di circa un milione di persone, un significativo indotto economico e un’importante promozione della città. Ma ascolteremo i cittadini e le loro istanze, come giusto che sia e come abbiamo sempre fatto. Il nostro obiettivo sarà quello di delocalizzare i concerti e gli eventi in più quartieri, programmandoli e organizzandoli in più giorni. Non è certo un caso che è di recente iniziativa, il progetto che consentirà la costruzione del nuovo palazzetto vicino al Centro Direzionale, zona fornita da più trasporti e presto da una maxi area parcheggio“. Pare che l’unica promessa mantenuta sia stata quella di continuare nella stessa direzione dello scorso anno. Infatti, i residenti saranno stati anche ascoltati ma evidentemente le loro parole sono entrate in un orecchio del sindaco per poi uscire dall’altro.

La delocalizzazione dei grandi eventi

Manfredi ci perdoni per il nostro scarso senso di sfiducia ma pensare che tra il 2026 e il 2027 sarà pronto il nuovo palazzetto del Centro Direzionale sa un pò fantascienza, almeno in una città dove per completare una qualsiasi opera si impiegano decenni. Se poi ciò accadrà saremo i primi a festeggiare oltre che a cospargerci il capo di cenere ma nel frattempo, chi abita o vorrà recarsi nei pressi di piazza del Plebiscito dovrà vivere un settembre di fuoco. P.S. nell’ordine, sono questi i concerti ‘incriminati’: Sal Da Vinci il 6, Nino D’Angelo l’11 e il 12, Pino è il 18, Gigi D’Alessio il 19, 20 e 21, Riccardo Cocciante il 22, Alessandra Amoroso il 24 e la manifestazione con Fiorella Mannoia & friends (Una nessuna e centomila), il 25. In attesa da capire se del cartellone farà parte anche Gigi Finizio ma a questo punto, uno in più o uno in meno.

31 Marzo 2025

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