Il conflitto in Ucraina

Riarmo in Europa, l’ira di Mosca contro von der Leyen e Macron: “Così pace più difficile”

La Russia insisterà per stabilire i parametri di un’eventuale missione di peacekeeping, compreso l’accordo su quali Paesi vi prenderanno parte

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

8 Marzo 2025 alle 10:00

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AP Photo/Aurelien Morissard – Associated Press / LaPresse
AP Photo/Aurelien Morissard – Associated Press / LaPresse

Se ti riarmi, mi riarmo anch’io. Il tema della militarizzazione dell’Europa è in contrasto con gli sforzi per risolvere pacificamente il conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, all’indomani della decisione dei leader europei di lanciare un piano di riarmo.

“Questa retorica e questi piani conflittuali a cui stiamo assistendo a Bruxelles e nelle capitali europee sono ovviamente in grave contrasto con lo spirito di ricerca di soluzioni pacifiche per la situazione in Ucraina”, ha affermato Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. Vladimir Putin è disposto a discutere una tregua temporanea in Ucraina a condizione che si facciano progressi verso un accordo di pace definitivo. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali per un accordo sulla cessazione delle ostilità ci dovrebbe essere una chiara intesa sui principi quadro dell’accordo di pace finale. La Russia insisterà – aggiunge Bloomberg – per stabilire i parametri di un’eventuale missione di peacekeeping, compreso l’accordo su quali Paesi vi prenderanno parte.

Da Mosca a Bruxelles. «Ho appena parlato con il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, per un resoconto delle nostre discussioni al Consiglio europeo. Il piano ReArm Europe potenzierà i principali ambiti di capacità, dalla difesa aerea e missilistica alla guerra informatica, in linea con le priorità della Nato. Ciò rafforzerà sia la difesa dell’Europa sia il partenariato transatlantico». Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sui social. Tra riunioni, minacce, manovre diplomatiche, improvvidi riferimenti storici, il tutto mentre si è consumato il 1.108° giorno di guerra in Ucraina “Oggi, i caccia F-16 e gli aerei Mirage forniti dalla Francia sono stati utilizzati per proteggere i cieli ucraini. In particolare, i Mirage hanno intercettato con successo i missili da crociera russi. Grazie!”. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, ringraziando anche “le nostre forze missilistiche antiaeree, dell’aeronautica, di tutte le nostre unità di guerra elettronica e dei gruppi di fuoco mobili”.  Il leader ucraino ha affermato che, nel massiccio attacco notturno di giovedì contro le infrastrutture energetiche, “in totale i russi hanno utilizzato circa 70 missili, sia da crociera che balistici, nonché circa 200 droni d’attacco”. “Sfortunatamente – ha aggiunto -, anche normali edifici residenziali sono stati danneggiati. A Kharkiv, un missile russo ha colpito nei pressi di un condominio, causando dei feriti”.

Tra raid e bombe, c’è chi trova il tempo per polemiche di altri tempi. «È una contraddizione storica: Napoleone ha guidato le conquiste. L’unica potenza imperiale che vedo oggi in Europa si chiama Russia. È un imperialista revisionista». Così in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles il presidente francese Emmanuel Macron, rispondendo a Vladimir Putin che lo ha paragonato a Napoleone.L’esercito europeo comandato da quel matto di Macron che parla di guerra nucleare, no, mai”: così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a margine di un evento al Palazzo Lombardia di Milano. Se non fosse che la guerra è una tragedia, saremmo a oggi le comiche.

Resta da dire del player principale. «Sto considerando ampie sanzioni bancarie, sanzioni e dazi alla Russia fino a quando un cessate il fuoco e un accordo finale sulla pace non saranno raggiunti». Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth esortando la Russia e l’Ucraina a sedersi al tavolo «ora prima che sia troppo tardi». Nel frattempo, il tycoon ha lasciato intendere che gli Stati Uniti potrebbero non difendere gli alleati della Nato che non hanno contribuito abbastanza alla spesa per la difesa. «A loro ho detto, “Se non pagherete, non vi difenderemo”. L’ho detto sette anni fa e per questo motivo hanno pagato centinaia di miliardi di dollari», ha spiegato ai giornalisti nello Studio Ovale. «Penso che sia di buon senso. Se non pagano, non li difenderò», ha aggiunto. Trump ha spiegato di considerare l’alleanza potenzialmente buona, ma molto ingiusta. Della serie: pagare moneta, vedere cammello.

8 Marzo 2025

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