La posizione del Cremlino
Ucraina, Putin avverte Trump: “I territori occupati sono indivisibili dalla Russia, non trattiamo”

L’appeasement tra l’amministrazione statunitense di Donald Trump e il Cremlino di Vladimir Putin sull’Ucraina spinge Mosca ad alzare la posta sul futuro di Kiev. È così che si può leggere quanto arriva dal Cremlino, dove sulla scorta della giravolta americana sull’Ucraina la nuova strategia è quella di avanzare richieste sempre più esose in vista delle prossime trattative di “pace”.
Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov torna a mostrare i muscoli sottolineando come i territori occupati illegalmente dalle truppe russe in Ucraina, compresi gli oblast di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, che in realtà neanche oggi non sono totalmente sotto il controllo del Cremlino, sono una parte “indivisibile” della Federazione Russa.
“Quei territori che sono diventati soggetti della Federazione Russa, che sono citati nella Costituzione, sono parte indivisibile del nostro Paese, la Russia”, ha detto Peskov, commentando le parole del presidente Donald Trump secondo il quale gli Stati Uniti lavoreranno “duramente per un buon accordo” affinché l’Ucraina torni a recuperare “più territori possibile”.
Dopo aver annesso la Crimea con un referendum illegale nel 2014, il Cremlino aveva fatto lo stesso nel settembre 2022 con le regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, annesse dopo referendum popolari non riconosciuti dalla comunità internazionale.
Da Mosca arriva poi una seconda “doccia fredda” per le ambizioni e la propaganda di Donald Trump, che dalla Casa Bianca mostra ottimismo su una risoluzione rapida del conflitto in Ucraina, anche a costo di tenere fuori dal tavolo l’Unione Europea e il presidente di Kiev Volodymyr Zelensky. Al contrario per Peskov “nessuno si aspetta decisioni facili e rapide” per la conclusione del conflitto in Ucraina.
Pur sottolineando che il presidente Trump “è pronto ad ascoltare gli altri, questo è molto importante ed è ciò che contraddistingue la sua amministrazione da quella precedente”, il portavoce di Vladimir Putin ricorda come il problema ucraino “è troppo complesso e trascurato” per sperare in una soluzione rapida.