L'Ucraina costretta a cedere
L’estorsione di Trump a Zelensky sulle terre rare e gli incontri segreti tra trumpiani e putiniani per la pace
Da mesi, prima dell’insediamento di Trump a gennaio, emissari di The Donald e russi si vedono segretamente in Svizzera per discutere della guerra
Esteri - di Umberto De Giovannangeli

Non bastava The Donald con le sue bordate contro il malcapitato Zelensky accusato di essere «un comico di modesto successo» e un «dittatore non eletto» che si rifiuta di «indire elezioni» e che dovrebbe muoversi «rapidamente se non vuole perdere i territori rimasti». Come non bastasse, ecco entrare a gamba tesa, con la “grazia” che lo contraddistingue, il Doge. Elon Musk ha avuto parole durissime contro il presidente ucraino e la sua «macchina di corruzione» che campa sulla pelle dei soldati morti in guerra. «Se Zelensky fosse davvero amato dal popolo ucraino, indirebbe le elezioni. Sa che perderebbe con una valanga di voti, nonostante abbia preso il controllo di tutti i media ucraini, quindi ha annullato le elezioni. In realtà, è disprezzato dal popolo ucraino, motivo per cui si è rifiutato di indire elezioni», ha scritto su X. «Il presidente Trump ha ragione a ignorarlo e a cercare la pace indipendentemente dalla disgustosa e gigantesca macchina della corruzione che si nutre dei cadaveri dei soldati ucraini», ha aggiunto. “La quantità di denaro che è stata buttata per via della corruzione” nella guerra in Ucraina “è disgustosa”, ha insistito Musk alla convention dei conservatori a Washington. “Dovremmo provare empatia per le persone che muoiono in prima linea. Questa è la cosa più importante. Per quanti anni ancora dovrebbe andare avanti questa guerra?”, ha aggiunto il miliardario.
«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pochi, se non nessuno, sostenitori nella cerchia ristretta del presidente Trump, e il peggioramento dei rapporti tra i due rischia di indebolire la posizione di Kiev nei colloqui di pace con la Russia» lo scrive il New York Post sottolineando che «una fonte vicina a Trump suggerisce che la soluzione migliore per Zelensky e per il mondo è che vada immediatamente in Francia». «Gli Stati Uniti devono avere relazioni con la Russia indipendentemente dal fatto che piacciano o no le azioni di Mosca»: lo afferma il segretario di Stato americano Marco Rubio in un’intervista con la giornalista Catherine Herridge, pubblicata sul suo account X e ripresa dalla Tass. «Alla fine dobbiamo essere in grado di parlare con una nazione che ha, in alcuni casi, la più grande riserva di armi nucleari tattiche al mondo e la seconda più grande, se non la più grande, riserva di armi nucleari strategiche al mondo», ha aggiunto Rubio. «Alla fine, che ci piaccia o no, la Russia è una potenza, una potenza globale».
Da mesi, rappresentanti statunitensi e russi si incontrano segretamente in Svizzera per discutere della guerra in Ucraina. A riferirlo è stata l’agenzia Reuters, a quanto riporta il Kyiv Post. L’ultimo di questi incontri si è tenuto la scorsa settimana a Ginevra, mentre a Monaco era in corso la Conferenza sulla sicurezza.
Si ritiene che questi colloqui siano avvenuti attraverso canali di comunicazione informali aperti dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi nel novembre 2024, ma prima dell’insediamento ufficiale del presidente a gennaio. Secondo le fonti citate nell’articolo, i partecipanti non erano funzionari governativi, ma persone con background diplomatico o di sicurezza. A quanto pare, alcuni tra i consiglieri di Trump erano a conoscenza dei colloqui. Non è chiaro di cosa si sia discusso, se fossero coinvolti rappresentanti ucraini o quando siano iniziati questi incontri.
Un segnale di distensione tra il tycoon e il “mediocre comico” arriva da Washington. L’accordo sui minerali dell’Ucraina meridionale sarà firmato “a brevissimo termine” dal presidente ucraino. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz. “Per il Paese è vantaggioso. Cosa c’è di meglio di avere una partnership commerciale con gli Stati Uniti?”, ha aggiunto il funzionario alla conferenza dei conservatori in corso a Washington dopo aver parlato dello status dei negoziati di pace. “Lo vedrete nei prossimi giorni”, ha aggiunto Waltz. Secondo l’intelligence ucraina, Putin dovrebbe annunciare nei prossimi giorni la vittoria sull’Ucraina e sulla Nato. Come riporta il tabloid tedesco Bild, probabilmente l’annuncio potrebbe essere fatto lunedì prossimo, 24 febbraio, in occasione del terzo anniversario della guerra in Ucraina.
“La Russia si prepara a dichiarare una presunta vittoria nella guerra contro l’Ucraina entro il 24 febbraio 2025”, ha affermato l’intelligence ucraina, come riporta Bild. “Inoltre, questi piani potrebbero includere anche una vittoria russa sulla Nato”. Ha riferito ancora l’intelligence di Kiev. I servizi di intelligence militare ucraini affermano inoltre che il Cremlino potrebbe usare i recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita per imporre le sue condizioni di pace al mondo, cercando di dipingere i governi in Europa che sostengono Kiev come “nemici della pace”, scrive Kyiv Independent. Non sono state annunciate decisioni concrete in seguito all’incontro tra le delegazioni americana e russa, ma l’esclusione dell’Ucraina ha suscitato allarme a Kiev e in Europa. Intanto, Mosca nega che l’amministrazione statunitense sia filorussa, dopo le dure critiche di Trump a Zelensky. «Non credo, è un’impressione sbagliata», ha detto Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, nella conferenza stampa quotidiana. Se lo dice lui…