Riabilitate le leggi ad personam

Cosa è la Salva Milano e cosa prevede: così vogliono sanare gli abusi

La cosiddetta Salva Milano servirà a coprire i presunti abusi edilizi in città che ha portato alla nascita di grattacieli a partire dalle ristrutturazioni

Politica - di Frank Cimini

12 Febbraio 2025 alle 14:00

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Foto di Marco Ottico/Lapresse
Foto di Marco Ottico/Lapresse

Silvio Berlusconi ci ha lasciati da oltre un anno e mezzo, ma c’è chi lo rimpiange e chi cerca di imitarlo o vorrebbe farlo. E non solo nel centrodestra. A Milano la sinistra, in particolare la giunta di Palazzo Marino, riabilita le tanto vituperate e odiate in passato leggi ad personam. Con la cosiddetta SalvaMilano siamo a una sorta di norma ad palazzum al fine di coprire nella pratica urbanistica presunti abusi edilizi, in verità molto poco presunti. Dal momento che si pretende una “interpretazione autentica” delle regole dopo aver utilizzato la ristrutturazione di cortili e macerie per realizzare grattacieli di una ventina di piani.

Ieri l’altro il consiglio comunale di quello che durante il furore di Mani Pulite fu ribattezzato “palazzo Mirino” ha approvato di procedere con la Salva Milano. 22 voti a favore, contrari i Verdi e due ex del Pd che è spaccato e lo è anche al Senato dove la legge dovrà essere votata ma non si sa ancora quando perché i tempi si allungano sempre. Il centrodestra non ha partecipato al voto perché lascia fare sul punto. I suoi giornali condividono la necessità di fermare le inchieste della procura che in aprile porteranno alla celebrazione del primo processo mentre altri tronconi restano in indagine preliminare ma i rinvii a giudizio sono scontati.

Il sindaco Beppe Sala non era presente in consiglio. Recentemente aveva fatto balenare l’ipotesi di dimettersi nel caso la norma che lui sollecita non dovesse approdare a buon fine. In caso di successo invece sono circolate addirittura voci di un terzo mandato. Grande è la confusione sotto i grattaceli della metropoli. La situazione appare grave ma potrebbe non essere seria. Il telegiornale regionale della Rai, da tempo immemore targato Lega, l’altra sera ha dato conto del dibattito in consiglio comunale inquadrando solo alla fine del servizio la manifestazione di protesta con cartelli e striscioni ma evitando accuratamente di dare la parola a chi era in piazza.

Insomma un servizio pubblico monco (eufemismo) perché il potere sta con quelli che una volta erano chiamati palazzinari anche se adesso non più e non si capisce perché. Intanto a livello di urbanistica si aspetta la decisione del gip sulla richiesta dei pm di arrestare l’architetto più famoso della città, Stefano Boeri, per turbativa d’asta e falso in relazione alla gara della biblioteca europea. Il no appare scontato perché le esigenze cautelari nel frattempo si sono come minimo attenuate. E l’indagine era ampiamente fattibile senza misure.

12 Febbraio 2025

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