Mattanza di Stato
In Italia di carcere si muore, 23enne si toglie la vita a Regina Coeli: già quattro suicidi dall’inizio del 2025
Non si ferma, anzi prosegue senza sosta, la scia di morte all'interno dei penitenziari italiani
Giustizia - di Andrea Aversa
Un altro decesso in carcere. Anzi, un altro suicidio avvenuto tra le mura di un penitenziario italiano. Un ragazzo di soli 23 anni si è tolto la vita nel carcere romano di Regina Coeli. A darne notizia il Garante per i diritti dei detenuti della Regione Lazio Stefano Anastasia. È già la quarta persona dall’inizio del 2025 ad essersi tolto la vita nelle carceri italiane. Quattro esseri umani, tre detenuti e un operatore, deceduti in soli nove giorni all’interno di strutture dello Stato. Una vergogna e un orrore che continuano senza sosta nell’indifferenza delle istituzioni.
Giovane di 23 anni si è tolto la vita nel carcere di Regina Coeli
Queste le parole scritte e pubblicate su Facebook dal Garante Anastasia: “Ieri sera un ragazzo di ventitré anni si è ammazzato a Regina Coeli. Se il 2024 è stato l’annus horribilis delle morti e dei suicidi in carcere, questo è iniziato peggio. Il ragazzo che si è suicidato ieri sera a Regina Coeli è già il quarto in Italia, in meno di dieci giorni, senza contare l’operatore penitenziario che si è tolto la vita nel carcere di Paola. Quando si prenderanno i provvedimenti necessari e urgenti per ridurre la popolazione detenuta e consentire al personale di polizia, educativo e sanitario di farsi carico degli autori di reati più gravi e con lunghe pene da scontare?
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Il post su Facebook del Garante della Regione Lazio Stefano Anastasia
Non è mai facile individuare il rischio suicidario, ma se gli operatori devo far fronte al doppio delle presenze in carcere, come è a Regina Coeli, con la metà del personale in organico, l’impresa diventa impossibile. Aprendo la Porta Santa a Rebibbia, Papa Francesco ha esortato i detenuti ad aggrapparsi alla speranza, ma nella speranza di un’alternativa a queste carceri sovraffollate e degradanti dobbiamo crederci anche noi e soprattutto chi ha responsabilità politiche e di governo, prendendo decisioni conseguenti“.