SWG per TgLa7
Sondaggi politici elettorali: cosa pensano gli italiani di ong e ricongiungimenti dei migranti, i partiti nell’ultima indagine
Le attività delle navi nel Mediterraneo vanno agevolate o contrastate? I ricongiungimenti familiari sostenuti o disincentivati? Le domande agli italiani e la situazione dei partiti
Politica - di Redazione Web
Gli italiani sono nettamente favorevoli ai ricongiungimenti familiari ma decisamente ostili alle ong. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio SWG per il TgLa7 di Enrico Mentana, un risultato presumibilmente influenzato da tutta quella retorica che ha reso difficile la vita delle organizzazioni che salvano persone in mare: da quando sono state definite “taxi del mare” all’ultimo decreto che ha reso oltremodo macchinose, lunghe, più complicate di quanto già non fossero le operazioni nel Mediterraneo.
La domanda che pone l’indagine, a proposito delle Ong che con le loro navi nel Mediterraneo soccorrono i migranti, è a proposito dell’atteggiamento che dovrebbe avere lo Stato nei loro confronti: per il 38% l’Italia dovrebbe sostenerle, per il 41% dovrebbe contrastarle. È un risultato combattuto. Nel particolare, il 22% di chi pensa che lo Stato debba sostenerle è perché con le loro attività si sostituiscono allo stesso Stato, per il restante 16% soltanto quelle più affidabili dovrebbero essere appoggiate.
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#Immigrazione – Le ONG che operano nel Mediterraneo – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/dqz2DkN9xZ
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Chi invece pensa che si debbano contrastare si divide in due parti: il 21% pensa che le attività debbano essere vietate perché incentivano l’arrivo dei migranti, per il 20% dovrebbe essere del tutto vietato l’attracco nei porti italiani – quest’ultima ricorda il famoso Blocco Navale spesso citato e promesso dalla premier Giorgia Meloni quando era all’opposizione e dimenticato e disatteso una volta al governo: inapplicabile. Per il 57% degli intervistati dovrebbero essere agevolati i ricongiungimenti familiari degli immigrati regolari che lavorano in Italia, per il 12% dovrebbero essere disincentivati. Il resto della platea si divide tra chi non farebbe nulla e chi non ha idea.
#Immigrazione – Ricongiungimenti famigliari degli immigrati regolari – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/RR1Bz2u7uc
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Gli orientamenti di voto sui partiti italiani
Per quanto riguarda i partiti la situazione resta invariata. Anzi: Fratelli d’Italia, il partito che guida la maggioranza di centrodestra, è la formazione che cresce di più, di mezzo punto percentuale, fino al 29,3%. Scivolano invece sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle, al 22,2% e all’11,2%. Forza Italia continua a guidare il derby interno con la Lega: crescendo dello 0,2%, sale al 9,4%, un punto in più del Carroccio che invece scivola dello 0,3%.
Stabile invece l’Alleanza Verdi e Sinistra, al 6,9%. Fanno ancora molta fatica i partiti del Centro, quelli che alle elezioni del 2022 si erano alleati nel cosiddetto Terzo Polo, imploso in pochissimo tempo. Azione è al 3,1%, Italia Viva al 2,5%. +Europa è stabile al 2%. Noi Moderati perde lo 0,1% e scivola all’1,1%. Sud chiama Nord stabile all’1%. Alla generica voce “Altre Liste” il 2,9%. Sempre altissima invece la percentuale di chi “non si esprime”, al 33%, a conferma degli alti tassi di astensione a ogni appuntamento elettorale.
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Le variazioni sono state calcolate rispetto al sondaggio del 9 dicembre scorso.