Il nuovo attentato in Florida

Il mistero dell’attentato a Trump al campo da golf: chi è Ryan Wesley Routh

Nuovo episodio in Florida due mesi dopo il ferimento in Pennsylvania. Arrestato il sospettato, 58enne delle Hawaii con numerosi precedenti. Il tycoon: “Grazie ai servizi segreti, non mi fermerò”. Harris: “Turbata, condanno la violenza politica”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

17 Settembre 2024 alle 15:30

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Il mistero dell’attentato a Trump al campo da golf: chi è Ryan Wesley Routh

“Assassinio (non riuscito) al campo di golf”. Non è il titolo di un thriller ma il secondo tentativo di far fuori il candidato repubblicano alla Casa Bianca in due mesi. Un uomo è stato fermato dal Secret Service, quando in Italia era tarda serata di domenica, gli agenti hanno aperto il fuoco contro il sospettato: attraverso una recinzione aveva puntato un fucile d’assalto contro il tycoon che stava giocando a golf nel suo club di West Palm Beach in Florida. L’attentatore è stato identificato come Ryan Wesley Routh, 58 anni proveniente dalle Hawaii.

Chi è Ryan Wesley Routh?

L’attentatore ha una sfilza di precedenti penali, grandi e piccoli, lunga oltre 20 anni, e nel 2002 fu arrestato nel North Carolina quando aveva 36 anni per il possesso di una mitragliatrice, che la polizia allora, sulla scia degli eventi dell’11 settembre, classificò come “arma di distruzione di massa”. Lo scrivono i media americani. Routh è vissuto per diversi decenni nel North Carolina per poi trasferirsi alle Hawaii, dove si diede da fare come lavoratore autonomo nel ramo dell’edilizia popolare. Fra i precedenti che si susseguono sulla fedina penale di Routh ci sono anche l’aver portato di nascosto un’arma, possesso di oggetti rubati, mancato soccorso dopo un incidente, resistenza a pubblico ufficiale, guida con la patente sospesa e altri reati minori, per i quali è stato in libertà vigilata.

Un ufficiale della legione straniera ucraina ha raccontato alla Cnn che Routh, li aveva contattati più volte, ma ha affermato di non aver mai fatto parte dell’unità militare in cui combattono i volontari stranieri. “Il modo migliore per descrivere i suoi messaggi è ‘idee deliranti’”, ha detto Oleksandr Shaguri del Dipartimento di coordinamento degli stranieri del Comando delle forze terrestri. “Ci offriva un gran numero di reclute da diversi Paesi, ma per noi era ovvio che le sue offerte non erano realistiche. Non abbiamo nemmeno risposto, non c’era nulla a cui rispondere”.
“Vorrei ringraziare tutti per la vostra preoccupazione e i vostri auguri: è stata sicuramente una giornata interessante! Soprattutto, voglio ringraziare i servizi segreti degli Stati Uniti, lo sceriffo Ric Bradshaw e il suo ufficio di coraggiosi e devoti patrioti, e tutte le forze dell’ordine, per l’incredibile lavoro svolto oggi al Trump International nel tenermi, come 45° presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali, al sicuro. Il lavoro svolto è stato assolutamente straordinario. Sono molto orgoglioso di essere americano! Quando sei popolare i delinquenti ti sparano davvero… E cercano di colpirti da ogni angolazione! Non lasciare mai che quei bastardi ti buttino giù”. Lo ha scritto Trump su Truth.

Il primo attentato a Trump

L’episodio arriva a due mesi dall’attentato di Butler, in Pennsylvania dove Trump stava tenendo un comizio. Fu colpito di striscio all’orecchio destro e lo sparatore, il 20enne Thomas Crooks, appostato su un tetto nelle vicinanze escluso dal perimetro di sicurezza, venne ucciso dagli agenti del Secret service. Nella sparatoria rimase ucciso Corey Comperatore, cinquantenne ex vigile del fuoco. In seguito all’attentato la direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, si è dimessa su pressioni bipartisan del Congresso. “Sono sollevato che l’ex presidente sia illeso. C’è un’indagine attiva su questo incidente mentre le forze dell’ordine raccolgono maggiori dettagli su quanto accaduto’’. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha scritto su ‘X’ di essere ‘’stato informato dal mio team su ciò che le forze dell’ordine federali stanno indagando come possibile tentativo di assassinio dell’ex presidente Trump’’.

Attentato a Trump le dichiarazioni di Biden e della Harris

Ricordando di aver “detto più volte’’ che ‘’nel nostro Paese non c’è posto per la violenza politica o per qualsiasi forma di violenza’’, Biden ha spiegato di aver ‘’incaricato il mio team di continuare a garantire che il Secret Service abbia tutte le risorse, le capacità e le misure di protezione necessarie per garantire la continua sicurezza dell’ex Presidente’’. Biden ha quindi affermato che ‘’un sospettato è in custodia e mi congratulo con il lavoro del Secret Service e dei loro partner delle forze dell’ordine per la loro vigilanza e i loro sforzi per mantenere al sicuro l’ex presidente e le persone intorno a lui”.

Quanto a Kamala Harris, la vicepresidente degli Stati Uniti e sfidante di Trump alle presidenziali di novembre, ha dichiarato di essere “turbata” e di condannare la “violenza politica” dopo un apparente tentativo di assassinio dell’ex presidente Donald Trump avvenuto domenica. “Sono profondamente turbata dal possibile tentativo di assassinio dell’ex presidente Trump’’, ha affermato dicendo di voler ‘’essere chiara: condanno la violenza politica. Dobbiamo tutti fare la nostra parte per garantire che questo incidente non porti ad altra violenza”. In una nota rilasciata dalla Casa Bianca, Harris ha detto di essere ‘’grata che l’ex presidente Trump sia al sicuro. Mi congratulo con il Secret service statunitensi e i partner delle forze dell’ordine per la loro vigilanza”. Harris ha quindi aggiunto che, “come ha affermato il presidente Biden, la nostra Amministrazione garantirà che il secret Service abbia tutte le risorse, le capacità e le misure di protezione necessarie per svolgere la loro missione critica”.

Il Cremlino ha detto che i legami ucraini (legami presunti, e già smentiti da varie fonti terze oltre che dalla parte ucraina) del presunto tiratore nell’attentato all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump dimostrano che “giocare con il fuoco” ha delle conseguenze. Quanto al tycoon , un paio d’ore dopo lo scampato pericolo, ha inviato una mail ai suoi sostenitori e finanziatori: «Prima che le voci si diffondano fuori controllo, voglio che sentiate questo: Sono al sicuro e sto bene! Nulla mi rallenterà. Non mi FERMERO’ MAI». Parole simili a quelle pronunciate dopo le incriminazioni e dopo l’attentato di Butler. Durante il dibattito tv contro Harris, Trump aveva dichiarato: «Probabilmente mi sono beccato un proiettile per via delle cose che dicono di me. Dicono che io sono una minaccia alla democrazia. Sono loro la minaccia». The Donald è questo, prendere o lasciare.

17 Settembre 2024

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